Mostra di Hirst, l'assessore da Empoli: "Nessun problema con la società Arthemisia, la mostra si svolgerà regolarmente"
La società Arthemisia srl, che organizza la mostra del famoso teschio di diamanti di Damien Hirst, ha rapporti con le principali amministrazioni e istituzioni culturali italiane e, anche legalmente, non c'è alcun problema nell'aver aderito alla proposta di questa società per l'evento, che quindi sarà naturalmente inaugurato il 25 novembre prossimo". Lo ha ribadito l'assessore alla cultura Giuliano da Empoli, rispondendo in consiglio comunale a due domande di attualità del Pdl.
"Arthemisia - ha sottolineato da Empoli - ha organizzato, solo per fare alcuni esempi degli ultimi tre anni, le mostre sul Futurismo, su Edward Hopper e Bacon a Palazzo Reale a Milano, l'Officina Durer e la mostra di Tintoretto al museo Diocesano di Venezia, l'esposizione su Jacopone da Todi alla Pinacoteca di Todi, e poi Mark Rothko al Palazzo delle Esposizioni a Roma, Frida Kahlo al Palazzo della Permanente a Milano, il Caravaggio Odescalchi a Roma, nella chiesa di Santa Maria del Popolo. La società ha organizzato esposizioni anche all'estero, per esempio al Petit Palais di Parigi e alla Fondazione Hermitage di Losanna. Ha rapporti con il ministero dei Beni culturali, con i Comuni di Milano, Roma, Bologna, con la Provincia di Palermo e di Pesaro e Urbino, e con la Regione Marche".
"Il problema posto circa la possibilità o meno per le pubbliche amministrazioni di intrattenere rapporti con società fiduciarie - ha continuato da Empoli - non è pertinente in quanto Arthemisia è una normale società a responsabilità limitata , regolarmente iscritta, come risulta da certificazione camerale da lei stessa prodotta. Tra l'altro, anche se non è questo il caso, non è preclusa la possibilità alle pubbliche amministrazioni con società fiduciarie dato che anche la più recente normativa sulla sicurezza e sul contrasto alla criminalità organizzata impone solo l'obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari tramite l'utilizzo di appositi conti correnti bancari o postali dedicati, anche se non in via esclusiva, alla commessa pubblica". "In base a questi presupposti - ha concluso - l'amministrazione non intende annullare la mostra". (edl)