Roselli e Badò (PdL): "Dalla sinistra studentesca ancora una manifestazione strumentale e assurda"

"La città paralizzata in nome di cosa? Forse della conservazione dei privilegi di baroni e potentati. Solidarietà al preside del Michelangelo Primerano"

Questa la dichiarazione del consigliere comunale Pdl Emanuele Roselli e del Coordinatore Cittadino della Giovane Italia Firenze e Consigliere di Quartiere 1 Andrea Badò

“Ancora una volta, a un mese di distanza dalla manifestazione dell’8 ottobre, abbiamo avuto l’ennesima manifestazione di quanto la sinistra studentesca non sia in grado di produrre un alternativa valida ma solo formalizzare una protesta contro la Riforma Gelmini. Strumentalizzando ancora una volta la scarsa conoscenza da parte degli studenti della qualità di tale riforma.
La sinistrae i sindacatiavevano fatto della scuola un ammortizzatore sociale costoso e dequalificato. Il Governo Berlusconi ha realizzato tre riforme fondamentali, quella della scuola primaria, quella della scuola secondaria e quella dell'università che è a un passo dal traguardo finale. Questo governo ha avuto il coraggio di mettere mano a un sistema malato, introducendo
qualità, meritocrazia, valori a quanto pare non vicini alla sinistra. Per tutta risposta abbiamo visto i signori della sinistra travestirsi da contestatori, fare le barricate a difesa dello status quo, dei baroni e dei potentati.
Troviamo assurdo che venga concesso a questi signori di paralizzare una città intera peresprimere il proprio dissenso, infatti non si capisce perché nonostante i gravi disagi creati dall’ultima
manifestazione sia stata data nuovamente l’autorizzazione di far transitare il corteo dai viali, quando storicamente le manifestazioni, sono sempre transitate da Piazza San Marco, Via Cavour e piazza Duomo.
Infine, ancora una volta solidarietà al Preside del Michelangelo Primerano, per i gravi insulti gridati
nei suoi confronti dai manifestanti. Preside che ha preso una posizione netta e forte contro gli occupanti della propria scuola e contro le loro gesta irrispettose dei locali scolastici. Forse se tutti i presidiavessero il coraggio di Primerano, le nostre scuole sarebbero luoghi più liberi da chi ancora oggi usa la scuola come luogo di indottrinamento politico”.

(fdr)