Locchi e Giambanco (PdL): "Ancora violenza in Santa Croce. La giunta Renzi immobile sul tema della sicurezza"
Questo l'intervento dei consiglieri PdL Alberto Locchi e Antonio Giambanco
“E' passata una settimana da quando in Consiglio Comunale, per l'ennesima volta, avevamo puntato il dito sulla situazione di assoluto degrado ed insicurezza della zona di Santa Croce. Immobilismo dell’Amministrazione che dedica solo parole alla risoluzione di queste fondamentali problematiche che ormai da tempo affliggono la vita di chi passa le ore notturne in quella zona che dovrebbe essere uno dei fiori all'occhiello di Firenze.
Invece un gravissimo, inaccettabile episodio di violenza ha segnato una nuova notte di paura per un turista americano. Una pistola puntata alla testa per rapina: uno di quegli episodi che sono al limite della tragedia irreparabile, un' escalation di violenza che non può e non deve essere più tollerata.
Il Vicesindaco Nardella, lunedì scorso, ci rispose piccato e con risolutezza "non vogliamo una città militarizzata". Nessuno la vuole, noi pensiamo che le divise in città bastino ed avanzino, abbiamo un concetto diverso da quello che il Vicesindaco ci vuole attribuire; le Forze dell’Ordine svolgono il loro compito istituzionale egregiamente; riteniamo, però, che il loro lavoro debba essere supportato, coordinato ed aiutato con provvedimenti adeguati della Giunta, impiegando meglio le risorse sia di personale che di mezzi, incentivando la partecipazione dei cittadini; proposito condiviso dal Sindaco ma mai attuato, in sintesi non possiamo accettare che il problema della sicurezza e del decoro la Giunta lo riversi esclusivamente sulle Forze dell’Ordine.
Abbiamo più volte chiesto un’audizione in Consiglio del Dottor Pierluigi Vigna, nominato capo dell’Ufficio Città sicura… silenzio assoluto. Oggi di Vigna in quel ruolo chi se ne ricorda più? Trattasi solo dell'ennesimo proclama del Sindaco Renzi? Cosa fa la Giunta per la sicurezza di Firenze se non parlare, parlare, parlare? Riteniamo giusto essere informati e relazionati su quanto sia stato programmato ed attuato in questi 18 mesi di mandato. Sulla sicurezza e sul degrado di Firenze la totale mancanza di interventi porta a pensare che per questa Giunta sia facile criticare, come fa per consuetudine, il Governo, ma di fatto non sia in grado di intervenire con mezzi efficaci per tentare di risolvere alcuna situazione.
Tante le nostre richieste cadute nel vuoto: nel luglio del 2009 proponemmo la costituzione di una commissione sulla sicurezza che non è stata neppur valutata; è stata viceversa accolta la proposta della maggioranza su una commissione che si occupasse della qualità urbana senza pensare che sarebbe stata una buona opportunità assegnargli anche le problematiche della sicurezza.
Abbiamo presentato più volte mozioni riguardanti il Vigile di quartiere, tutte miseramente cadute nel nulla.
In un anno e mezzo abbiamo prodotto decine di interventi con domande di attualità, mozioni, interrogazioni su fatti criminosi e sul degrado sentendoci rispondere sempre ‘Firenze città sicura, il problema della sicurezza non è così grave come lo volete fare apparire’. Recentemente, nelle tante riunioni sui 100 luoghi è chiaramente emersa l’istanza dei cittadini fiorentini di riappropriarsi della sicurezza e di combattere il degrado: ma anche questa richiesta è per ora caduta nel vuoto.
Ribadiamo le nostre proposte: creare immediatamente un Assessorato alla sicurezza che si occupi di questa vera emergenza cittadina, incrementare la squadra antidegrado dei Vigili Urbani che abbia compito investigativo nel tentativo di entrare nelle dinamiche che danno vita a tutto quel che di drammatico succede nel nostro Centro storico dallo spaccio illegale di alcol a quello della droga, alla pura violenza che così di frequente si compie; prevedere presidi fissi di Polizia Municipale nei punti a più alto rischio.
Sono richieste lecite, richieste giuste derivanti da situazioni che ogni giorno di più assumono connotati preoccupanti, richieste che continueremo a fare nel solo interesse di Firenze e dei fiorentini”.
(fdr)