Infermieri e nuove competenze, l'intervento del capogruppo dell'IdV Scola

Questo l'intervento del capogruppo dell'Italia dei Valori di Palazzo Vecchio Giuseppe Scola:

"In merito alle notizie apparse negli ultimi giorni sulla stampa cittadina e regionale, sul problema delle nuove competenze degli infermieri nella Regione Toscana, è giusto fare delle precisazioni per evitare inutili allarmismi o quantomeno disinformazione. Il nuovo modello che la Regione Toscana intende sperimentare per sei mesi, si fonda sulla centralità dell’assistito secondo il concetto della presa in carico e del self-management e sui principi della intensità e della continuità delle cure, proponendo una forma innovativa di responsabilità e di gestione e sviluppo delle competenze/ risorse professionali infermieristiche e di supporto all’assistenza. Il modello prevede, ripeto in via sperimentale, la definizione di posizioni di lavoro ricoperte da ruoli professionali infermieristici, che garantiscano l’effettiva realizzazione di un moderno sistema di cure infermieristiche, fondato sullo sviluppo concreto dell’intero potenziale di competenze cliniche e gestionali disponibili in tale area professionale .
Le associazioni mediche sono insorte “ NO AGLI INFERMIERI AL PRONTO SOCCORSO”. Le associazioni hanno paventato una invasione dell’area medica, ma così non è, poiché tali compiti saranno svolti da infermieri in possesso di Laurea Magistrale in Scienze infermieristiche ed ostetriche, (tre anni + 2 di corso universitario) con esperienza almeno quinquennale in ambito clinico. Questo nuovo modello sperimentale, sarà valutato in un arco di tempo ben definito ed i medici conserveranno in tutto il loro ruolo clinico – professionale. Nel merito, anche gli utenti devono essere tranquillizzati, perché con questa sperimentazione, nella realtà quotidiana dell’assistenza e cura ospedaliera, non si fa altro che formalizzare e riconoscere quello che gli infermieri già fanno da tempo poiché il tutto è previsto da una legge dello Stato risalente al 1992". (lb)