Iran, Agostini (Pd): "Sostegno e richiesta di scarcerazione per Nasrin Sotoudeh avvocato di Shirin Ebadi"

La presidente della commissione pace chiede al sindaco di mobilitarsi

“Invito il sindaco ad una mobilitazione per Nasrin al livello della grande onda di salvaguardia dei diritti umani che si è formata per Sakineh. Questa mattina – ha detto Susanna Agostini- presidente della commissione pace, diritti umani - ho incontrato cinque attiviste del movimento femminista iraniano promotrici della campagna un milione di firme per l’uguaglianza e diritti per le donne in Iran. Con loro Parvin Ardalan giornalista e attivista del movimento delle donne e amica e collaboratrice di Shirin Ebadi che ci ha espresso la preoccupazione per la salute dell’avvocato Nasrin Sotoudeh, che sta proseguendo lo sciopero della fame La delegazione ci ha aggiornato sulle motivazioni del movimento e informato dei contenuti dell’iniziativa che sabato 13 novembre si terrà in piazza della Repubblica dalle 16 alle 18 . Anche a Firenze, come in tante altre piazze del mondo Amnesty Internetional promuove un sit in a sostegno della Madri di Park Laleh. Questo movimento di donne – ha proseguito Agostini - si mobilita per protestare contro la repressione che ha fatto seguito alle elezioni presidenziali del giugno scorso. Sakineh è viva anche grazie alla mobilitazione internazionale, una mobilitazione che deve servire alla sua salvezza e promuovere quella di tutte le prigioniere e prigionieri di coscienza in Iran. Firenze vuole sostenere il rispetto per la vita ed i diritti umani di tutti i prigionieri politici e di coscienza nel mondo – ha concluso Agostini - . Il caso di Nasrin Sotoudeh è emblematico più di altri poiché è incarcerata in quanto avvocato di prigionieri politici, persone di visibilità mondiale come il premio nobel Shirin Ebadi e di altri attivisti che si battono in difesa dei diritti umani. E’ l’avvocato che difende legalmente i diritti dei minori chiusi nei carcere iraniani. Sostiene la “Campagna di un milione di firme contro le leggi discriminatori. E’ impressionante sapere quanto si è ingrossato il numero delle madri in lutto, mossesi dal bisogno di rivedere vivi i loro figli. Donne che per questo motivo vengono arrestate e chiuse nelle prigioni. Sapere oggi da queste attiviste che alla madre di Neda, la cui immagine di donna innocente assassinata è fissa nella memoria di noi tutti, è proibito recarsi al cimitero della figlia, ci indigna profondamente. Manteniamo dunque alta la speranza di cambiamento dimostrata dalla mobilitazione del mondo intero, indignamoci e protestiamo civilmente verso i comportamenti lesivi dei diritti umani che in Iran si perpetuano. All’incontro di stamani era presente anche la rappresentante delle Madri in lutto che ha chiesto di sollecitare la cittadinanza democratica fiorentina a partecipare al sitting di sabato prossimo. (lb) 

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