Ex area Fiat di Novoli, De Zordo: "Si procederà a cementificare altri 45.000 metri quadri?"

"La questione Vecchio Piano di recupero e nuovo Piano Strutturale"

Quale conclusione intende dare l'Amministrazione al vecchio Piano di Recupero di Novoli? Quale futuro per un'area centrale per la vita del quartiere? E' questo il senso di un'interpellanza presentata dalla capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo, conseguente alla possibilità offerta dal nuovo Piano Strutturale di portare avanti il vecchio Piano di recupero sostanzialmente com'era previsto, anche se scaduto da anni, con il suo residuo di 45.000 metri quadri di edificazione.
“Siamo sicuri che questa sbrigativa soluzione sia la più soddisfacente per i bisogni della zona, o si rischia di fare solo un regalo alla Immobiliare Novoli, già coinvolta per numerose irregolarità in vicende giudiziarie?” ha dichiarato De Zordo.
Secondo la capogruppo di Perunaltracittà “sarebbe più opportuno verificare al più presto, alla luce dei nuovi assetti urbani e alle esigenze dei cittadini e dei residenti di Novoli, se non si debba invece cementificare meno quell'area, dotandola essenzialmente di servizi e strutturepiù adatte a dare risposte ai reali bisogni del quartiere”.

(fdr)

Ecco il testo dell'interpellanza:

Tipologia: Interpellanza

Oggetto: nuovo Piano di recupero dell'area ex Fiat di Novoli

VISTO che l’area ex stabilimento FIAT di Novoli è oggetto del Piano di Recupero approvato con accordo di programma stipulato in data 14 luglio 1994 tra Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze e Comune di Campi Bisenzio, e ratificato in data 25 luglio 1994 dal Consiglio Comunale di Firenze, con sua delibera n. 2977/291;
APPURATO che per disciplinare la realizzazione degli interventi previsti nel P.d.R. in data 4 luglio1996 tra la Immobiliare Novoli S.p.a. e il Comune di Firenze sono stati stipulati una convenzione urbanistica e un “protocollo integrativo e di attuazione della convenzione” stessa;
CONSIDERATO che il Piano di Recupero veniva poi modificato con apposita Variante adottata con deliberazione Consiliare n.523 del 2/7/2001 e poi approvata con deliberazione consiliare n.885 del 15/10/2001;
CONSIDERATO che il termine di scadenza del Piano di Recupero era fissato per 4 luglio 2006 e quindi è stato prorogato, su richiesta della Società Immobiliare Novoli S.p..a., con deliberazione di Giunta n. 424 del 4.7.2006 per un periodo di 24 mesi, fino al 4/7/2008;
RICORDATO che la Proposta di delibera n. 2008/882 “Piano di recupero area ex Fiat – Variante 2 – Adozione” è stata respinta dal Consiglio Comunale in data 20/4/2009;
RICORDATO che la Procura della Repubblica ha contestato la violazione di alcune norme edilizie nella realizzazione dell’edificio UMIF ottenendo il rinvio a giudizio degli indagati;
CONSTATATO che le norme transitorie delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Strutturale del Comune di Firenze, in via di adozione, all’art.7 del Titolo 1 prevedono che non si applicano le misure di salvaguardia a ”proposte di piani attuativi, che costituiscono completamento di piani attuativi decaduti, nel rispetto dei parametri massimi già stabiliti” e che quindi si consentirebbe la realizzazione dei 45.000 m2 non ancora edificati previsti dal vecchio Piano di Recupero;
VALUTATO che l'area ex Fiat di Novoli non può essere abbandonata a se stessa ed è quindi necessario definire l’assetto complessivo dell’area;
RITENUTO che sia necessarioverificare se gli interventi, previsti dal vecchio Piano di Recupero e non ancora realizzati, corrispondano ancora alle esigenze del quartiere e della città, o solo agli interessi speculativi degli investitor
CONSIDERATO che l’area verrebbe qualificata da spazi pubblici e servizi, oltre che da abitazioni private, e che l’eventuale presenza del Multiplex non risolverebbe certo il “degrado”, denunciato dagli abitanti della zona, ma accentuerebbe pesantemente i problemi del traffico e dello smog e costringerebbe alla chiusura molti cinema di quartiere con conseguenze devastanti sulla vivibilità e sicurezza cittadine;
SI INTERPELLA IL SINDACO E LA GIUNTA per sapere
1) come l'Amministrazione Comunale intenda procedere per dare un assetto vivibile dell'area a vantaggio dei residenti e delle attività della zona, tenendo conto anche dei complessivi equilibri cittadini;
2) se in particolare intenda avvallare la costruzione dei 45.000 m2 contemplati dal vecchio Piano di Recuperosenza una verifica preventiva delle reali necessità della zona.

Ornella De Zordo