Roselli (Pdl): "Per Rossi e la sinistra investire sull'educazione dei figli è un inutile lusso"
"Sono sconcertato dai nuovi parametri con cui si vuole costruire il nuovo ‘redditometro’ regionale. È evidente che il presidente Rossi ritiene l'educazione dei figli un inutile lusso, al pari di una barca o di un'auto di grossa cilindrata”. È quanto dichiara il consigliere comunale del PdL Emanuele Roselli.
"Con il nuovo ‘redditometro’ per l'accesso ai servizi che la Regione sta varando - spiega - , Rossi vuole penalizzare chi decide di investire sull'educazione dei propri figli. Del resto lo statalismo è duro a morire e per la sinistra è inconcepibile che dei genitori decidano di fare sacrifici ‘solo’ per il bene dei propri figli e della loro educazione. Molto spesso chi decide di mandare i proprio bambini alle scuole paritarie, lo fa non perché non sa come spendere i propri soldi, ma perché riconosce in alcuni progetti educativi un insieme di valori che ritiene essere un bene prezioso per la crescita culturale e umana dei propri figli”.
“Per la sinistra – attacca Roselli – invece l'educazione è compito esclusivo dello Stato e non è concepibile che una famiglia faccia sacrifici economici con una simile motivazione, a prescindere dal proprio reddito. Forse Rossi è uno dei pochi che non si è accorto delle condizioni drammatiche, formative e professionali prima ancora che economiche, in cui versa la scuola di Stato. Per noi la libertà di educazione non è un lusso inutile, ma l'essenza stessa di ogni paese che voglia davvero are dirsi libero e realmente al servizio dei cittadini e del bene comune. Così mentre in Lombardia si è dato vita al buono scuola per permettere a tutti, a prescindere dal proprio reddito, di poter scegliere liberamente il percorso educativo più vicino ai valori culturali della propria famiglia, ecco che in Toscana si cerca di penalizzare chi sceglie, spesso a fronte di sacrifici e rinunce, di investire sull'educazione dei propri figli" conclude l’esponente del PdL.
(mf)