Stella e Alessandri(PdL): «Il Comune riattivi i corsi serali comunali»
Una mozione perché «dal prossimo settembre vengano riattivati i corsi serali comunali» sarà presentata dai consiglieri Marco Stella e Stefano Alessandri (PdL).
«Si tratta di un servizio di primaria importanza per la nostra città, unico nel panorama scolastico italiano, di grande qualità e al quale hanno avuto accesso oltre 17mila studenti, con una media di 350-400 iscritti all'anno – hanno sottolineato i due esponenti del centrodestra - ma purtroppo, dopo quasi 35 anni di vita, da settembre 2010 non sono più accettate le iscrizioni alle classi prime per i corsi di scuola superiore attraverso i quali si poteva ottenere un diploma di liceo scientifico, linguistico, ragioneria, geometri e dirigenti di comunità».
«L’amministrazione comunale ha deciso di chiudere non solo un'ottima realtà, che poteva contare su docenti eccezionali – hanno commentato Stella e Alessandri – ma, ancora più grave, ha scelto di togliere un’opportunità per le migliaia di cittadini che scelgono di tornare sui banchi di scuola per i più svariati motivi. Ora le ultime classi già attive accompagneranno i corsisti all'esame di maturità, da sostenere, come esterni, nelle scuole pubbliche, ma non si avranno più nuove iscrizioni alle prime. In due anni e i corsi serali comunali, attivi da oltre 30 anni, scompariranno del tutto».
«La loro particolarità – secondo i due consiglieri del centrodestra - era quella di essere accelerati. Anziché durare 5 anni come un normale percorso scolastico, si spalmavano su 3 anni. Nell'ultimo anno hanno preparato per la maturità 360 studenti, 17mila dal '75, su 6 programmi diversi: liceo scientifico e linguistico, istituto commerciale, geometri, dirigenti di comunità e istituto per economi dietisti. I corsi serali comunali svolgevano un’importante funzione sociale, rivolgendosi agli studenti lavoratori o ai giovani che per svariate ragioni non potevano frequentare la scuola al mattino. Sono l’unica scuola in grado di formare e preparare, in un triennio, studenti di varie fasce di età all’esame di Stato, senza distinzione di ceto sociale, attraverso il pagamento di una modesta tassa di iscrizione annuale. Adesso queste persone non avranno alternative perché le scuole serali pubbliche non sono sufficienti ad accogliere tutti e hanno meno percorsi di studi».
«Siamo inoltre preoccupati per il futuro lavorativo di coloro che insegnavano ai corsi serali – hanno concluso Stella e Alessandri – sono docenti con un alto tasso di professionalità che mettevano al centro della loro azione formativa la persona: perderemo tutto questo bagaglio di esperienza? L’assessore Di Giorgi ci risparmi la solita litania che è colpa del governo se si tagliano i corsi serali, basterebbe tagliare i milioni di euro che ogni anno il Comune spende in consulenze esterne per riattivare un servizio veramente utile alla collettività. Noi come al solito siamo pronti a fare la nostra parte e ci batteremo affinché l’amministrazione riattivi un servizio straordinario. Basterebbe la volontà politica». (fn)