Sostegno della Commissione pace a chi lavora per i diritti civili e la libertà

Rilasciare Liu Xiaobo, no alla pena di morte per Aziz. La presidente Agostini: "Impegno anche per Sollicciano e per il registro delle unioni civili"

Ieri mattina la commissione pace ha affrontato due temi di diritto internazionale e due questioni che riguardamno più da vicino la politica della nostra città.
In ambito internazionale è stato unanime l'auspicio che Pechino rilasci Liu Xiaobo e la moglie Liu Xia, per consentire loro di andare a Oslo al ritiro del premio Nobel. "La richiesta si aggiunge a molte altre più autorevoli -spiega la presidente della commissione Susanna Agostini - come la lettera inviata ai leader del G20 da quindici premi Nobel per la pace. Così come all'unanimità si è deprecata la condanna a morte di Tarez Aziz, ministro degli esteri dal 1983 al 1991 e vice premier nell'Iraq di Saddam Hussein dal 1979 al 2003. "L'Iraq sta vivendo un cambiamento - afferma ancora la presidente - Una crescita politica internazionale di visibilità come nuovo modello di sviluppo politico,sociale ed econico con il quale la comunità internazionale vuole confrontarsi. Sarebbe davvero un brutto inizio se non fosse oggi riconosciuto il valore della diplomazia della politica che ha fatto di Tareq Aziz un protagonista diverso della guerra irachena, un uomo che ha guidato verso la soluzione del conflitto".
La commissione ha anche affrontato due questioni locali. La prima riguarda "la gravità della immutata situazione del carcere di Sollicciano, per la quale entreremo in contatto con le autorità competenti" annuncia Agostini; mentre sulla seconda, scaturita da una mozione presentata dal consigliere Giuseppe Scola "a maggioranza si è votato per il riavvio della pubblicizzazione del Registro delle unoni civili, con una richiesta di un'azione nazionale che ritrovi un'omogenietà politico istituzionale sul tema delle unioni civili".
(lb)

Ecco il testo della mozione "Per promuovere una maggiore informazione sul Registro delle unioni civili"

 

 

 

 

CONSIDERATO che in data 20/7/98 il Comune di Firenze con deliberazione n° 789 ha istituito il registro amministrativo delle unioni civili e contestualmente il suo regolamento

 

CONSIDERATO altresì che detta deliberazione veniva impugnata dal Comitato Regionale di Controllo con provvedimento n° 4243 del 7 agosto 1998

 

DATO che, in conseguenza di ciò, il Comune di Firenze, chiedeva al TAR l’annullamento della decisione del Co.Re.Co. con ricorso n° 3642/1998

 

VISTO che la suddetta delibera è stata finalmente resa esecutiva a seguito di sentenza del TAR Toscana n° 1041 del 11/6/2001 e che con delibera di Giunta n° 724 del 24/7/2001 si dettano i criteri per l’iscrizione a tale elenco

 

VISTO che a tutt’oggi l’iscrizione al registro delle unioni civili ha, di fatto, un mero valore simbolico, in quanto non viene ad assumere carattere costitutivo di status ulteriori né riconoscimento di poteri o doveri giuridici diversi da quelli riconosciuti dall’ordinamento agli stessi soggetti, a meno che il Comune non decida di aggiungere al valore simbolico dell’unione, diritti reali

 

 

CONSIDERATO che, a tutt’oggi risulta iscritto un numero esiguo di coppie

Si INVITA il Sindaco

A dare mandato agli uffici dell’Amministrazione Comunale a svolgere un’azione capillare affinché i cittadini siano informati sull’esistenza del registro delle unioni civili e delle opportunità da esso previste

 

A far sì che a coloro che sono iscritti in tale registro siano riconosciuti diritti e possibilità la cui competenza è riconducibile all’Amministrazione Comunale

 

A farsi promotore, a livello nazionale, di una legge istitutiva che regoli le unioni di fatto.