Teatro Puccini, "evitare lo sfratto", via libera del Consiglio alla mozione della commissione Cultura
Evitare la procedura di sfratto al Puccini. Il Consiglio ha dato ieri il via libera alla mozione della commissione Cultura in cui si invita l’amministrazione ad attivarsi affinché possa essere evitata la procedura di sfratto oggi in corso, mantenendo in vita una realtà culturale importante quale è stata in questi anni il Teatro Puccini. “Il Teatro Puccini – ha detto il presidente Leonardo Bieber (Pd)- è un presidio culturale e storico importante per la nostra città, unico nella sua contaminazione di generi che è necessario sostenere e salvaguardare. Pur consapevoli della complessità della vicenda auspichiamo che si arrivi quanto prima a una soluzione con la Manifattura Tabacchi sia per il Teatro attualmente sotto sfratto e per l’asilo nido in modo che entrambi possano continuare a svolgere la propria attività”. Nella mozione approvata si sottolinea che il Teatro Puccini da circa 20 anni rappresenta un genere di teatro con tratti di originalità - seguito anche da altri soggetti a livello nazionale – che costituisce una formula che ancora oggi garantisce circa 47.000 presenze e fa del Puccini il secondo teatro della città e della Regione, secondo i dati dell’AGIS. Virtuosa, secondo quanto riportato nell’atto varato ieri dal Consiglio comunale, la gestione del bilancio con la chiusura in pareggio, il cui 50% delle poste attive è rappresentato da ricavi per la vendita di biglietti, e solo quest’anno ha chiuso con una passività di 50.000 dovuta a spese impreviste a causa dello sfratto in corso. Il Teatro, come spiega la mozione, ad oggi è stato messo sotto sfratto dalla nuova proprietà, Manifattura S.P.A; quest’istanza ha sollevato il Comune dal suo ruolo di gestore e utilizzatore formale dello stabile, cessando così anche la sua funzione di manutentore del bene creando grosse difficoltà al Teatro Puccini su cui gravano ulteriori spese non previste. (lb)
MOZIONE V Commissione Oggetto: Teatro Puccini
Il CONSIGLIO COMUNALE
Considerato l’interesse dell’Amministrazione Comunale a creare nel corso degli anni forme di collaborazione con il Teatro Puccini come evidenziato dai seguenti atti:
- deliberazione di Consiglio n. 6/16 del 24.2.2003 in cui l’Amministrazione Comunale ha stabilito di aderire all’Associazione Teatro Puccini in qualità di socio effettivo;
- deliberazione di Consiglio n. 428/65 del 30 giugno 2003 in cui viene approvato il testo del contratto di servizio pluriennale - successivamente stipulato con l’Associazione Teatro Puccini in data 19/9/2003 rep.n. 59605 - per disciplinare i rapporti tra il Comune di Firenze e l’associazione partecipata per lo svolgimento delle funzioni istituzionali da realizzare presso il Teatro Puccini e per la gestione dello stesso;
Visto che il suddetto contratto di servizio aveva validità fino alla data del 29.4.2008 e non è stato possibile rinnovarlo in quanto il Comune di Firenze non è più proprietario dell’immobile in cui l’Associazione Teatro Puccini svolge la sua attività, in quanto l’area in cui insiste è stata acquisita da Manifattura SpA;
Preso atto che il Teatro Puccini da circa 20 anni rappresenta un genere di teatro con tratti di originalità - seguito anche da altri soggetti a livello nazionale – che costituisce una formula che ancora oggi garantisce circa 47.000 presenze e fa del Puccini il secondo teatro della città e della Regione, secondo i dati dell’AGIS.;
Visti i risultati raggiunti che indicano un livello di produttività particolarmente alto se si considera che con 5 dipendenti fissi e 5 stagionali vengono assicurate circa 230 giornate di apertura in un anno;
Valutato che in questi anni la gestione del Teatro Puccini è sempre stata virtuosa con chiusura dei bilanci in pareggio, il cui 50% delle poste attive è rappresentato da ricavi per la vendita di biglietti, e solo quest’anno ha chiuso con una passività di 50.000 dovuta a spese impreviste a causa dello sfratto in corso;
Valutato che in questi anni il Teatro Puccini ha collaborato, per conto dell’Amministrazione comunale, anche allo svolgimento di rassegne estive ed altri eventi artistici;
Considerato che le attuali difficoltà di bilancio mettono a rischio anche la situazione dei lavoratori in part–time o con contratti stagionali per poter far fronte alle diverse necessità;
Preso atto che:
il Teatro ha ricevuto dalla nuova proprietà, Manifattura S.P.A, un’istanza di sfratto che ha provocato una considerevole lievitazione delle spese legali;
a seguito dell’istanza di sfratto – che ha sollevato il Comune dal suo ruolo di gestore e utilizzatore formale dello stabile, cessando così anche la sua funzione di manutentore del bene - le opere di manutenzione sono ricadute in toto sull’Associazione Teatro Puccini, gravando così il bilancio di ulteriori spese non previste;
ad aggravare questo quadro si devono poi sommare la diminuzione di contributi provenienti da enti pubblici e da soggetti privati che, a causa di difficoltà economiche, non hanno potuto rinnovare il loro prezioso impegno nei confronti del Teatro
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ad attivarsi affinché possa essere evitata la procedura di sfratto oggi in corso, mantenendo in vita una realtà culturale importante quale è stata in questi anni il Teatro Puccini.