Abolizione esenzione Ici, Roselli (PdL): "Non è una ‘guerra' tra laici e cattolici, ma tra sussidiarietà e statalismo"

La provocazione del consigliere: "Se il Pd vuol far cassa sulla pelle del no profit perché non elimina i canoni di affitto agevolati?"

“La mozione approvata ieri in Consiglio Comunale con i voti del Pd è la dimostrazione che la concezione statalista e anticlericale è ancora un elemento dominante nella cultura della sinistra italiana e fiorentina”. Questo quanto dichiarato dal consigliere del PdL Emanuele Roselli il giorno
dopo l’approvazione della mozione che chiede l’abolizione dell’esenzione Ici per immobili gestiti da enti religiosi e realtà no profit.
“Quanto accaduto ieri è un campanello di allarme che non possiamo far finta di non sentire. Il vero scontro – continua Roselli – non è tra laici e religiosi, ma tra una concezione diversa della società e della responsabilità personale: da una parte c’è chi crede davvero nel principio di sussidiarietà e vuole sostenere e valorizzare l’iniziativa di chi cerca di rispondere in prima persona ai bisogni della gente; dall’altra una visione statalista che vede nelle strutture statali appunto, l’unico soggetto che deve provvedere al benessere dei cittadini.
Si vuol far credere che i mancati incassi dell’ICI che legittimamente non pagano le realtà no profit penalizzino le economie delle amministrazioni e i loro bilanci. Ma in realtà non solo non è così, ma è proprio l’opposto: le tante opere di assistenza, di sostegno, di carità, che da sempre hanno
caratterizzato la storia del nostro Paese e della nostra città, sgravano le istituzioni da costi che sarebbero estremamente maggiori se gli stessi servizi domani dovessero cessare per mancanza di risorse. Quanto costerebbe al Comune provvedere ai tanti bisognosi che oggi trovano assistenza e
conforto in realtà laiche o religiose che svolgono un ruolo sociale rilevante?”.
“Quel che manca non sono tanto i soldi dell’Ici della Chiesa, ma un sano realismo che faccia guardare alle cose per quel che davvero sono, tenendo conto di tutti i fattori – ha sottolineato il consigliere –. Perché un conto è verificare che tutti paghino davvero per quanto dovuto, ben altro è alimentare campagne ideologiche fondate sull’approssimazione e la demagogia.
Se davvero il PD fiorentino vuole aumentare le entrate di bilancio mettendo in ginocchio le realtà no profit, ha una strada più veloce che riguarda le competenze dell’amministrazione comunale, ed è quella di abolire le agevolazioni sui canoni di affitto per le tante associazioni no profit - laiche o religiose che siano - che agiscono con importanti risultati sul territorio fiorentino”.
“La nostra è chiaramente una provocazione, e ci auguriamo che questo non accada; ma vogliamo dimostrare concretamente come la mozione votata ieri dal centrosinistra sia non solo ideologica e controproducente, ma anche contraddittoria” ha concluso Roselli.

(fdr)