Immigrazione, presentato il report annuale. L'assessore Saccardi: "Confermato il trend di crescita della popolazione straniera residente"

Al 31 dicembre 2010 i non italiani iscritti all'anagrafe erano poco più di 50.000, a fine 2011 hanno superato quota 53.000

Aumenta ancora la popolazione straniera residente in città: non solo a fine 2010 è stata superata la soglia delle 50.000 presenze, ma al 31 dicembre 2011 i residenti stranieri erano più di 53.000. È solo uno dei dati contenuti nel report “Migranti. Le cifre 2011” presentato questa mattina dall’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi.
Su una popolazione residente al 31 dicembre 2010 di 371.829 persone i non italiani erano 50.029 pari al 13,45% . E i dati relativi al 2011 confermano il trend di crescita: a fronte di 373.446 residenti totali gli stranieri hanno raggiunto la percentuale del 14,28% ovvero 53.338 persone.
“Dall’esame dei numeri contenuti in questo report emerge e si ripropone, nonostante la fortissima crisi economica e lavorativa, il consolidamento delle presenze straniere. Come pure la diminuzione della popolazione italiana – ha dichiarato l’assessore Saccardi –. E si conferma anche che l’immigrazione rappresenta un fenomeno ormai stabile e che quindi deve essere gestito attraverso politiche di integrazione e non assistenzialistiche. Lo sforzo che questa Amministrazione sta compiendo in questo settore, nonostantele grandissime difficoltà in cui si trovano i nostri servizi, va appunto in questa direzione: ovvero sostenere le attività di orientamento e assistenza finalizzate all’integrazione e all’inclusione sociale piuttosto che al semplice assistenzialismo. E al tempo stesso rispondere alle tante esigenze che arrivano da persone perseguitate o discriminate, anche alla luce dell’ultima emergenza del Nord Africa”.
Per quanto riguarda questo specifico tema, l’assessore precisa che attualmente sono circa 25.000 le persone in Italia in possesso di un permesso di soggiorno di emergenza per motivi umanitari (10.944 cittadini tunisini con decreto dell’ottobre 2011) o per richiesta di asilo (sono in corso le audizioni presso la Commissione Centrale Asilo). A Firenze sono ancora presenti un centinaio di persone che sono arrivate nelle mandate successive alla prima, soprattutto provenienti dalla Libia. Infine la questione delle presenze irregolari. L’assessore Saccardi ha sottolineato che non esistono dati, ma l’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo sviluppo (Ocse) ha stimato che a livello nazionale nel 2011 gli irregolari erano circa 700.000.
I residenti stranieri nei Quartieri
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale della popolazione straniera residente, al 31 dicembre 2010 si conferma la situazione dell’anno procedente, seppur con aumenti sia in termini assoluti che percentuali. Il primato dal punto di vista percentuale resta quindi al Quartiere 1 dove i residenti stranieri sono pari al 19,5%, ovvero 13.194 persone rispetto al totale di 67.459. Al secondo posto il Quartiere 5 dove la percentuale dei residenti stranieri è del 15,1% (16.153 rispetto al totale di 106.179) e al terzo il Quartiere 2 con il 10,8% (9.676 a fronte di 89.262). Chiudono l’elenco il Quartiere 4 con 10,4% (pari a 7.079 su un totale di 67.838) e il Quartiere 3 dove la percentuale si attesta su 9,5% (ovvero 3.927 a fronte di 40.956).
La comunità più numerosa si conferma nuovamente la rumena (7.244 persone, il 14,5% del totale dei residenti non italiani) seguita da quella albanese (5.226 pari al 10,5%) anche se percentualmente in lieve calo rispetto al 2010. Questa leggera riduzione delle due principali nazionalità viene compensato dalla crescita della comunità peruviana (passata dal 9% al 10% pari a 5.040 persone) e di quella filippina (4.427 persone pari all’8,9% a fronte dell’8,7% dell’anno scorso). Si conferma infine il rallentamento della comunità cinese, in calo negli ultimi cinque anni: al 31 dicembre 2010 erano 3.852 persone pari al 7,7%.
Il gruppo rumeno si conferma per essere anche il più diffuso a livello territoriale, con l’unica eccezione del Quartiere 5 dove è superato da quello cinese
Permessi di soggiorno, nuovi nati e matrimoni
Anche nel 2010 si evidenzia la divaricazione tra italiani e non italiani: mentre per i primi si conferma il trend di progressivo invecchiamento della popolazione residente, per i secondi si assiste alla stabilizzazione dell’età media che rimane caratterizzata da una forte presenza di bambini e ragazzi. L’incidenza di questa fascia di età sul totale dei residenti rimane costante tra gli italiani (13,3% nel 2010 a fronte del 13,1% del 2009), aumenta lievemente per i comunitari (11,9% a fronte del 10,9%) mente cala seppur di poco tra i non comunitari passati dal 21,3% del 2009 al 20,3% del 2010. Comunque ancora ogni cinque residenti non comunitari uno è minorenne. E ancora: nel 2010 sono nati 951 bambini con almeno un genitore straniero (l’anno precedente erano stati 938).
Per quanto riguarda i permessi di soggiorno, al 31 dicembre 2010 la Questura di Firenze ha rilasciato quasi 71.882 titoli relativi alla Provincia (quasi la metà gravitano sul Comune di Firenze). Ad essi vanno aggiunti gli oltre 16.000 minori iscritti sul titolo dei genitori (non sono compresi i titoli scaduti e in fase di richiesta di rinnovo). Il gruppo albanese risulta quello più numeroso con il 19,3% dei permessi validi; a seguire i gruppi cinese (18,6%), peruviano (7,9%), marocchino (7,3%) e filippino (7,1%).
Oltre il 90% dei titoli di soggiorno sono rilasciati per lavoro (61,8%) o per motivi familiari (30,2%). In particolare la percentuale di titoli rilasciati per lavoro subordinato supera, da sola, il 50% del totale: l’incidenza di questi permessi è decisamente più elevata nei gruppi filippino, ucraino e senegalese; tra gli statunitensi invece è evidente la propensione alla richiesta per permessi di studio.
L’incidenza dei permessi si attesta infine al 2% (pari a 1.372) la percentuale dei permessi afferenti all’area della protezione internazionale, nelle sue varie tipologie (status di rifugiato, protezione sussidiaria e via dicendo).
I dati a livello provinciale
Se si allarga l’analisi al di là dei confini comunali, al 31 dicembre 2010 i residenti non italiani nei comuni della Provincia hanno superato soglia 110.000, attestandosi su 111.786 registrando una crescita su base annua del 7% rispetto all’anno precedente. Considerando l’intero territorio provinciale, l’incidenza dei residenti stranieri è pari al 11,2%. La percentuale più elevata si conferma quella del Comune di Campi Bisenzio (15,76%). Da segnalare che anche in provincia, come nel territorio comunale fiorentino dallo scorso anno, si evidenzia il sorpasso del gruppo nazionale rumeno (19.809 pari al 17,7% dei residenti non italiani con un incremento annuo del 12,4%) su quello albanese (18.541 pari al 16,6% con una variazione annua di appena l’1,5%). A seguire cinesi, marocchini e filippini che confermano il trend degli anni precedenti mentre cresce in modo più deciso anche in provincia la comunità peruviana che passa dal 5,5% del 2009 al 6,1% del 2010.
Anche in ambito provinciale si conferma come la lieve crescita della popolazione residente (+0,6%) sia interamente imputabile all’incremento della popolazione non italiana: quest’ultima è infatti aumentata in media del 7%.
Scuola e università
All’inizio dell’anno scolastico 2010/2011 gli studenti stranieri iscritti alle scuole
ubicate nel Comune di Firenze rappresentavano il 13,6% del totale degli iscritti (ovvero 7.477 su un totale di 54.838). Il 40% degli studenti stranieri è europeo (Ue ed extra Ue) ed il restante 60% proviene dal resto del mondo: in particolare sul totale uno studente su quattro è asiatico, uno su cinque americano (Nord, Centro e Sud America cui si aggiunge l’Oceania), uno su dieci è africano. Tra gli europei emerge la prevalenza della componente extra Ue (circa il 25% in più degli Ue): gli studenti europei non comunitari sono per il 60% circa albanesi, il 24% provengono dall’area dell’ex Yugoslavia (esclusa la Slovenia che è già nella Ue) e circa il 15% dell’area Russia-Bielurossia-Moldavia-Ucraina. Per quanto riguarda gli europei comunitari, oltre il 75% del totale sono studenti di origine rumena (il secondo gruppo dopo gli albanesi). A seguire gli iscritti più numerosi nelle scuole fiorentine sono i peruviani, i cinesi, i filippini: a discreta distanza marocchini, brasiliani ed egiziani. Rispetto al 2009/2010 risultano stabili gli albanesi, in leggero aumento i filippini e marocchini, in aumento sensibile i peruviani e i rumeni, in calo invece i cinesi.
Rispetto al dato generale, si registra una incidenza maggiore degli stranieri nella scuola dell’infanzia, in quella primaria e in particolare nella secondaria di primo grado (15,9%), mentre cala di circa un terzo in quella di secondo grado (10,94%). Il confronto con i dati relativi all’anno 2009/2010 vede gli studenti stranieri sempre in aumento (sia in termini percentuali che di valore assoluto) con due eccezioni: gli iscritti nella secondaria di primo grado (stabili in valore assoluto ma in calo in percentuale); gli iscritti totali nelle scuole non statali.
Cresce lentamente l’incidenza degli iscritti stranieri sul totale della popolazione universitaria dell’Ateneo fiorentino. Nell’anno accademico 2009/2010 gli studenti non italiani sono stati 3.051 su un totale di 55.763 iscritti (pari al 5,4%). La Facoltà di Economia si conferma come quella con il maggior numero di iscritti stranieri, sia in valore assoluto (544 su 5.088) che in percentuale (9,7%). A seguire Lettere e Filosofia e Architettura. Gli iscritti di nazionalità non italiana sono concentrati nei corsi di laurea triennali, dato che nei corsi di laurea specialistica l’incidenza degli studenti stranieri sul totale degli studenti è appena del 3,8%. Tra gli studenti stranieri la percentuale di studenti in corso risulta più elevata di quella che si registra tra gli studenti italiani.
Salute
Al 31 dicembre 2010 i cittadini non italiani rappresentano il 9,5% degli iscritti all’Azienda Sanitaria di Firenze (ovvero 78.449 su un totale di 822.806) e i non comunitari sono 58.536 (pari al 7,1% del totale) mentre i comunitari rappresentano il 2,4% degli iscritti. I gruppi nazionali più rappresentativi sono quello rumeno (16,60%), albanese (16,15%), peruviano (8%) e cinese (7,40%).
Nel 2010 tra i 78.998 ricoveri presso i presidi dell’Azienda sanitaria il 6,2% (ovvero 4.817) hanno riguardato cittadini stranieri. Per quanto riguarda invece l’Azienda ospedaliera di Careggi, nel 2010 i ricoveri sono stati 57.185 di cui 4.957 hanno interessato cittadini di nazionalità non italiana. La nazionalità più rappresentata è risultata quella albanese (805 ricoveri pari al 16,2% dei ricoveri riguardanti gli stranieri), seguita da quella rumena (788 ricoveri ovvero il 16%) e da quella cinese (588 pari al 11%).
Si tratta di un trend stabile che conferma quello dell’anno precedente e che risente di un calo complessivo dei ricoveri registrato sia negli ospedali Asl che a Careggi.
Il Comune e le politiche per l’integrazione
Nel 2010 il sistema dell’accoglienza nelle sue varie articolazioni (pronta accoglienza, accoglienza breve, accoglienza lunga) e nelle diverse strutture (dall’Albergo Popolarealla Foresteria Fuligno) ha “ospitato” 1.351 utenti di cui la maggioranza, ovvero, uomini (1.158) e stranieri (920). Rispetto al passato si è registrato un incremento degli utenti accolti soprattutto grazie ad un più efficace turn over (+168 rispetto al 2009).
All’accoglienza classica negli ultimi anni si è aggiunta anche quella specifica dedicata ai cittadini stranieri richiedenti asilo e rifugiati, una categoria in continua crescita. Firenze fa parte della rete SPRAR (che vede 138 progetti a livello nazionale per un totale di 3.000 posti) con il progetto di Villa Pieragnoli: si tratta di 55 posti rifinanziato dal Ministero dell’Interno (a suo carico il 70% dei 700.000 euro annui previsti) per le annualità 2011-2013 per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale o in possesso di status di rifugiato o di protezione sussidiaria. Gli interventi sono gestiti direttamente da Caritas (per gli aspetti relativi all’accoglienza) e Arci (per quelli relativi ai percorsi di integrazione e tutela). La durata di permanenza è in genere di sei mesi (salvo proroghe motivate e concordare con il servizio centrale SPRAR. A Villa Pieragnoli si è aggiunto, dal 1 aprile 2010 il progetto PACI, promosso dal Comune sulla base di un accordo siglato con il Ministero dell’Interno. Si tratta di un sistema di accoglienza per i richiedenti protezione internazionale, rifugiati e/o titolari di protezione sussidiaria che mira a promuovere attività di sostegno al processo di inclusione sociale e di facilitazioni al percorso di integrazione socio-economica. Il PACI di Firenze è in grado di accogliere fino a 130 ospiti con una durata articolata: accoglienza temporanea e assistenza (non più 60 giorni); accoglienza finalizzata al sostegno e formazione volti all’inclusione socio-lavorativi (fino a 180 giorni); ospitalità semiautonoma (non oltre 60 giorni). Il progetto viene gestito concretamente dal consorzio CO&SO ed collocato presso una ex struttura alberghiera in viale Gori. Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Interno per 3 milioni all’anno. I risultati sono interessanti: sono stati attivati 48 start up abitativi (con contributi per la ricerca di alloggi sul libero mercato) mentre per una sessantina di persone è stato attivato un inserimento lavorativo con tirocini formativi.
L’Amministrazione comunale per i richiedenti asilo, rifugiati e/o titolari di protezione sussidiaria ha attuato o sta avviando ulteriori progetti: ovvero il progetto DEMETRA (concluso nel giugno 2011 prevedeva supporto e percorsi di integrazione attraverso interventi individuali); il progetto BEAUTIFUL MIND che sarà attivato nel 2012 e rivolto a 80 persone in condizioni di vulnerabilità mentale dimoranti in diversi comuni toscani, tra cui Firenze; il progetto SALUT-ARE come partner (capofila Parma) che si realizzerà entro giugno 2012 e che prevede la realizzazione di percorsi formativi destinati ad operatori dei servizi sociosanitari e dei progetti per richiedenti asilo e protezione internazionale al fine di confrontare e migliorare i servizi di tutela rivolti a questa utenza.
Dal 1 giugno 2009 il Comune ha attivato uno specifico sportello dedicato ai cittadini stranieri. È lo Sportello unico comunale per l’immigrazione (SUCI) che riunisce tutti i diversi procedimenti riguardanti cittadini comunitari e stranieri e fornisce informazioni e assistenza per le varie pratiche (dalla certificazione di idoneità dell’alloggio alle pratiche per l’iscrizione anagrafica fino al rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno). Lo sportello è aperto lunedì e venerdì dalle 9 alle 12.15, mercoledì 9-11.45, martedì e giovedì 9-11.45 e 14.30-17.15 in via Pietrapiana 53.
Dall’aprile 2010 all’aprile 2011 si è registrata una media mensile di accessi compresa tra 3.500 e 4.000 utenti (anche via telefono).
Da segnalare anche l’attività dei tre centri di alfabetizzazione (obiettivo favorire l’integrazione e il successo scolastico degli studenti di scuole primarie e secondarie di primo grado che non parlano italiano come prima lingua) e il servizio di mediazione linguistica-culturale e di traduzione.
Infine il capitolo dei minori stranieri non accompagnati. Nel corso del 2010 i bambini e ragazzi seguiti con progetti educativi personalizzati dal Comune sono stati 270 di cui 128 già in carico e 116 nuovi inserimenti nelle varie strutture (centri di pronta accoglienza, comunità a Firenze, provincia, regione o extra regione, in affidamento). Le principali fonti di segnalazione sono la Polizia Municipale, la Polizia Ferroviaria, la Questura e i Carabinieri. Per quanto la provenienza dei minori, i paesi più rappresentanti sono la Romania e la Bulgaria, seguita da Kosovo, Afghanistan e Marocco. È stata registrata anche la presenza di 9 cittadini italiani. Tra gli utenti si evidenza la netta prevalenza dei maschi (94) rispetto alle femmine (44) e le fasce di età più presenti sono quelle da 14 a 17 anni. Dei nuovi minori accolti 4 risultano richiedenti di asilo politico: 2 provenienti dall’Afghanistan e 2 dalla Somalia. Nel corso del 2010 sono stati attivati 9 affidi intra-familiari di minori stranieri non accompagnati e dimessi complessivamente 140 persone (soprattutto per raggiungimento della maggiore età).
Il Vademecum immigrazione
Questa mattina l’assessore Saccardi ha presentato inoltre anche il Vademecum Immigrazione, arrivato alla dodicesima edizione. Pensato fin dal 1996 per gli operatori che hanno a che fare con stranieri o comunitari, negli anni è diventato un utile strumento di informazione per tutti coloro si trovino ad operare nell’ambiente dell’integrazione di persone straniere nel territorio italiano, in particolare nella realtà fiorentina. Si tratta infatti di un agile sommario di informazioni (aggiornate al 31 dicembre 2011) in cui associazioni, singoli cittadini italiani o stranieri, istituzioni, enti trovano risposte aggiornate. Al suo interno, raccolte in 80 voci in ordine alfabetico, si trovano infatti delucidazioni sul contenuto della normativa, sulla pratica del rinnovo del permesso di soggiorno o su come si può richiedere di far arrivare in Italia un familiare. Molto curata è anche la parte degli indirizzi e recapiti dei vari servizi, di settore o meno, presenti sul territorio fiorentino. L’opuscolo è stato elaborato dallo Sportello Unico Comunale Immigrazione con la collaborazione di tre volontari del servizio civile. (mf)