Fermate bus Ataf, Alessandri e Baldassari (PdL): "Le continue code causate dai mezzi pubblici peggiorano l'inquinamento in città"

Presentate due interrogazioni. "I punti di sosta dei mezzi invadono le carreggiate e non sono conformi al codice della strada"

“In tutto il territorio comunale si formano continuamente code di veicoli in mezzo alla strada perché i mezzi di trasporto pubblico collettivo (a causa della conformazione strutturale delle delimitazioni degli spazi di fermata) si fermano nel mezzo della sede stradale per compiere le operazioni di salita e discesa dei passeggeri”. Questo l’oggetto di due interrogazioni presentate in consiglio comunale dal vice capogruppo PdL Stefano Alessandri e al Consiglio di Quartiere 2 dal consigliere Stefano Baldassari.
“L’errata collocazione delle fermate – aggiungono i due esponenti del centrodestra – causano pericolo, soprattutto per anziani e bambini, e disturbano il fluire del traffico. Il codice della strada prevede in questo senso obblighi precisi, che l’amministrazione comunale disattende. Ci chiediamo come sia possibile”.
Alessandri e Baldassari chiedono quindi di sapere “se il Comune di Firenze ha ottenuto una particolare deroga dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per disattendere quanto prescritto dal C.d.S. e relativo Regolamento”; “se il Comune di Firenze ha concesso una particolare deroga agli Autisti dei mezzi di trasporto pubblico collettivo per espletare le manovre di salita/discesa dei passeggeri in deroga al C.d.S. e al relativo Regolamento”; “chi ha dato disposizioni tecniche per la realizzazione delle zone di fermata A.T.A.F.; “chi è che materialmente ha realizzato le zone di fermata A.T.A.F.”; “qual è l’Ufficio del Comune di Firenze e il Responsabile che hanno concesso il nullaosta, ovvero chi ha controllato ed approvato la realizzazione delle zone di fermata A.T.A.F.”; “qual è l’Ufficio del Comune di Firenze e il Responsabile che si occupa di verificare la corretta applicazione del C.d.S. e relativo Regolamento”.

(fdr)

Segue il testo completo dell’interrogazione


INTERROGAZIONE URGENTE

Proponente : Stefano Alessandri
Oggetto : Zone di fermata A.T.A.F.


CONSTATATO

che in tutto il territorio comunale si formano continuamente code di veicoli in mezzo alla strada perché i mezzi di trasporto pubblico collettivo (a causa della conformazione strutturale delle delimitazioni degli spazi di fermata) si fermano nel mezzo della sede stradale per compiere le operazioni di salita e discesa dei passeggeri;

che le fermate sono “strizzate” impropriamente tra le strisce colorate degli stalli di sosta;

che la discesa e la salita degli utenti, ampiamente all’interno delle strade, comporta rischi evidenti soprattutto ad anziani e bambini;

che l’interruzione “artificiale” della fluidità del traffico crea una componente inquinante considerevole causata da continui “stop and go” a cui sono costrette tutte le componenti veicolari del traffico;

che l'ex Presidente della regione Toscana Claudio Martini, l’ex sindaco Leonardo Domenici, l’ex Assessore Regionale all’ambiente Marino Artusa, oltre ad un numero importante di sindaci ed ex sindaci ed assessori all’ambiente dei comuni dell’hinterland fiorentino, sono attualmente sotto processo a Firenze proprio per l’inquinamento dell’aria;

che la regolarizzazione delle fermate dei mezzi di trasporto pubblico collettivo permetterebbe di ridurre l’incidentalità stradale, e soprattutto diminuirebbe considerevolmente una parte importante dell’inquinamento atmosferico legato alla viabilità cittadina;


CONSIDERATO

che l’art. 151 comma 2 del Regolamento dispone che “la zona di fermata e' suddivisa in tre parti: la prima e l'ultima di lunghezza pari a 12 m, necessarie per l'effettuazione delle manovre di accostamento al marciapiede e di reinserimento nel flusso di traffico da parte del veicolo; la zona centrale deve avere una lunghezza minima pari alla lunghezza, maggiorata di 2 m, del veicolo piu' lungo che effettua la fermata”;
che l’art. 157 comma 7 del C.d.S. , “fa divieto a chiunque di aprire le porte di un veicolo, di discendere dallo stesso, nonché di lasciare aperte le porte, senza essersi assicurato che ciò non costituisca pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada”;


che l’art. 352 comma 3 del Regolamento dispone che “nei centri abitati e sulle strade extraurbane le fermate dei veicoli di cui al comma 1, situate in corrispondenza delle aree di intersezione, sono poste, di massima, dopo l'area di intersezione, ad una distanza non minore di 20 m. Se il numero delle linee e la frequenza delle corse causa accumulo dei mezzi in modo da costituire intralcio per l'area di intersezione, la fermata deve essere anticipata ad almeno 10 m dalla soglia dell'intersezione”;

che l’art. 352 comma 7 del Regolamento dispone che …. Omissis ….“le fermate degli autobus di cui al presente articolo devono essere effettuate esclusivamente nelle zone indicate nei commi che precedono, in modo da evitare che i passeggeri in salita o in discesa dai mezzi impegnino la carreggiata, diminuendo la capacità della strada ed intralciando il traffico sulla stessa”;


INTERROGA IL SUNDACO PER SAPERE

1) se il Comune di Firenze ha ottenuto una particolare deroga dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per disattendere quanto prescritto dal C.d.S. e relativo Regolamento;

2) se il Comune di Firenze ha concesso una particolare deroga agli Autisti dei mezzi di trasporto pubblico collettivo per espletare le manovre di salita/discesa dei passeggeri in deroga al C.d.S. e al relativo Regolamento;

3) chi ha dato disposizioni tecniche per la realizzazione delle zone di fermata A.T.A.F.;

4) chi è che materialmente ha realizzato le zone di fermata A.T.A.F.;

5) quale è l’Ufficio del Comune di Firenze e il Responsabile che hanno concesso il nullaosta, ovvero chi ha controllato ed approvato la realizzazione delle zone di fermata A.T.A.F.;

6) quale è l’Ufficio del Comune di Firenze e il Responsabile che si occupa di verificare la corretta applicazione del C.d.S. e relativo Regolamento;

 


Stefano Alessandri