Inaugurata alle Oblate la mostra ‘Gioventù Ribelle - L'Italia del Risorgimento'

L'assessore Giachi con gli studenti del liceo Galilei

L’obiettivo è ripercorrere la vita di un gruppo di giovani - da Goffredo Mameli a Luciano Manara, dalla Contessa di Castiglione a Maria Sofia di Borbone, da Carlo Pisacane ai fratelli Cairoli – che spese la propria esistenza nel tentativo di vedere realizzato un ideale. Sono loro i protagonisti della mostra ‘Gioventù Ribelle - L'Italia del Risorgimento’ che è stata inaugurata questo pomeriggio dall’assessore alle politiche giovanili Cristina Giachi al complesso delle Oblate, in via dell’Oriuolo, insieme a Romano Ugolini, presidente dell’Istituto per la storia del Risorgimento e Marco Pizzo, vicedirettore del Museo Centrale del Risorgimento. Erano presenti anche gli studenti di due classi del liceo classico Galilei.
La mostra si rivolge soprattutto alle nuove generazioni combinando l’uso di nuove tecnologie, interazioni video, filmati, con cimeli originali, quadri, incisioni, e vere e proprie “reliquie” laiche.
«Firenze – ha sottolineato l’assessore Giachi - conclude le sue celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia ricordando la generazione che a quella tensione unitaria consacrò il coraggio e l’entusiasmo della propria giovinezza. Ci è sembrato un bel modo per festeggiare il nostro Paese, in un momento nel quale è necessario ritrovare il senso di una motivazione collettiva che solleciti le migliori energie disponibili a lavorare per costruire insieme il futuro di tutti gli italiani. La mostra ricorda nomi e volti, e storie personali dei protagonisti più giovani di un’epopea che, nella prospettiva di questi ultimi, doveva essere la rivoluzione italiana».
«Al di là di ogni giudizio storico o politico – ha aggiunto Cristina Giachi - il ruolo dei giovani, delle donne e delle loro rivendicazioni ha occupato tradizionalmente assai poco spazio nei grandi quadri ricostruttivi sulla storia del Risorgimento. Oggi possiamo riportare l’attenzione su quelle energie, su quegli eccessi davvero rivoluzionari, su quella freschezza giovane che tanta parte ebbero nella storia dell’unità, anche se non sono mai passati come la principale caratteristica di quel momento e di quegli eventi».
«Siamo lieti di ricordare anche a Firenze, dopo Roma e Torino, questi aspetti meno noti del Risorgimento italiano – ha concluso l’assessore alle politiche giovanili - siamo lieti di poterlo fare offrendo ai cittadini, specialmente a quelli più giovani, l’opportunità di conoscere gli uomini e le donne del Risorgimento in una luce meno convenzionale, che ne lascia emergere la personalità e le tensioni che affiancarono le convinzioni politiche. E’ un’occasione da non perdere per celebrare insieme la passione umana per il proprio paese, e per il destino del proprio popolo. E per ricordare che quel coraggio e quella passione sono ancora necessari, non per combattere, ma per far sì che cresca il senso di un futuro per il paese che sarà condiviso e collettivo o non sarà affatto».
Ogni area del percorso espositivo, che è stata pensata per illustrare in maniera sintetica i profili dei singoli protagonisti, cercherà di mostrare le idee di questi ‘Giovanni Ribelli’ attraverso un’accurata selezione di immagini e di cimeli originali ed una esaustiva selezione di brani tratti dai loro scritti. Le sezioni della mostra si articolano partendo da AMABILI RESTI dove, sullo sfondo di importanti documenti filmici di Cinecittà Luce e Rai Teche, vengono esposti alcuni frammenti di corpi di “Giovani Ribelli” come vere e proprie reliquie di carattere laico; MORIRE A VENT’ANNI – Goffredo Mameli, Luciano Manara, Ippolito Nievo, Attilio Bandiera, Emilio Bandiera, i Fratelli Cairoli; DONNE NEL RISORGIMENTO – Cristina Trivulzio Belgioioso, Maria Sofia di Borbone, Colomba Antonietti, Contessa di Castiglione; VITA SPERICOLATA – Piero Maroncelli, Felice Orsini, Carlo Pisacane, Nino Bixio, Giacomo Medici del Vascello, Giovanni Nicotera, Silvio Spaventa, Giuseppe Cesare Abba.
Ogni singola sezione è illustrata da dipinti, cimeli originali e rare testimonianze dell’epoca del tutto inedite.
La mostra è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento della gioventù, dall’Istituto per la storia del Risorgimento e dal Museo Centrale del Risorgimento con il patrocinio del Comune di Firenze.
Sarà aperta al pubblico da domani 20 gennaio fino a domenica 19 febbraio con ingresso libero. (fn)

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