"Dedicare un luogo di Palazzo Vecchio a Giorgio La Pira", la commissione Pace riprende la discussione della mozione
“Un riconoscimento tangibile, dentro Palazzo Vecchio, della visione politica istituzionale rivolta alla soluzione dei conflitti, alla solidarietà ed ai diritti umani da Giorgio La Pira " Così la presidente della commissione pace Susanna Agostini dopo la ripresa, ieri in commissione, della discussione, ferma da tempo, della mozione presentata da Salvatore Scino. “In memoria dell'opera politica svolta dal Sindaco la Pira –ha spiegato Agostini- - per la Città di Firenze e per costruire la pace nel mondo, stiamo lavorando per trovare l'unanimità su una proposta di nominare un luogo dentro Palazzo Vecchio, che sappia ben ricordare quanto e come l'attività di Giorgio La Pira ha fatto si che Firenze diventasse quel crocevia della speranza umana che ancora oggi rappresenta nel cuore di tanti cittadini in Italia e nel mondo". Da tempo il vice presidente del consiglio comunale membro della commissione Pace Salvatore Scino ha avviato la richiesta con una mozione. “La questione però – fa sapere Agostini- era sospesa in attesa della ripresa dei lavori da parte della commissione Toponomastica da tempo arenata per motivi tecnici”. Ieri in commissione Pace all'unanimità è stata ripresa la discussione dei contenuti della mozione che dovrà poi seguire l’iter in Consiglio. “La discussione – ha aggiunto la presidente Agostini- ha già prodotto emendamenti e integrazioni improntati sul rendere ancora attuale e necessaria un'azione politica di rappresentanza istituzionale che dimostri una particolare attenzione ai diritti umani e alla condivisione e di solidarietà sociale. La visione di La Pira si è dimostrata sempre di grande attualità, non tramonta. Ad un mese dalla strage di piazza Dalmazia, le parole di la Pira sono più attuali che mai: per per primo capì l'importanza del terzo mondo e degli emergenti stati africani e negli anni '50, invitò a Firenze il poeta, Presidente del Senegal Lèopold Senghor. In questi giorni di lutto per tutta la nostra comunità, è stato in più riprese citato per le frasi di fratellanze e speranza che il suo popolo aveva ed ha nel popolo fiorentino" (lb)