Tramvia linee 2 e 3, De Zordo, Pizziolo e Budini Gattai: "Progetto vecchio e sbagliato riesumato all'insaputa della cittadinanza"

"Linee inutili se si utilizzano i binari ferroviari esistenti per un Metrotreno Rifredi-Dalmazia-S.M.Novella e Porta a Prato-Cascine-Piagge"

Questa la dichiarazione della capogruppo di perUnaltracittà Ornella de Zordo insieme agli urbanisti Giorgio Pizziolo e Roberto Budini Gattai

“Dopo le promesse di cambiamento dei tracciati tramviari rilasciate in campagna elettorale dal candidato Renzi e dopo due anni e mezzo trascorsi inutilmente, vengono oggi riesumati gli stessi tracciati tramviari con gli stessi errori del progetto iniziale degli anni '90.
Le previsioni di tali tracciati sono state peraltro recepite nel nuovo Piano strutturale approvato, e di queste perUnaltracittà ha richiesto, senza essere ascoltata, lo stralcio e la sostituzione con un sistema di metrotreno utilizzando i binari esistentie aggiungendo solo la linea tramviaria 5.
Eppure i punti critici delle linee 2 e 3 della tramvia sono numerosi, come ammette anche l'attuale amministrazione comunale: alcuni tecnici del gruppo urbanistica di perUnaltracittà dopo un'attenta analisi dei progetti ne hanno individuato i limiti e proposto alternative che utilizzano i binari ferroviari esistenti.
A tutto questo si aggiunga il danno ambientale derivante dall'annunciato taglio degli alberi in una zona che andrebbe al contrario arricchita di verde, gravata com'è da problemi di traffico, di inquinamento e di densificazione urbanistica. E infine la mancanza di comunicazione e di trasparenza sul cronoprogramma effettivo dei lavori nonché sulle modalità di cantierizzazione.Daremo il nostro contributo, al fianco dei numerosi soggetti contrari al progetto esistente, affinché la fondamentale partita del trasporto pubblico su ferro nell'area urbana fiorentina non sia giocata guardando al passato”.

Le proposte di perUnaltracittà
La linea 2 è evitabile perché si può utilizzare la linea ferroviaria della Leopolda, dalle Piagge a Porta a Prato; l'attuale progetto tramviario ha invece nodi complessi da risolvere sia per una corretta cantierizzazione che per l'impatto trasportistico e ambientale: interramento nella ex palude di Gondilagi, la strettoia di via di Novoli, il viadotto sopra il ponte sul Mugnone, l’attraversamento dell’edificio del Mazzoni e dei viali Belfiore e Rosselli proprio dove la linea sarebbe adiacente al metrotreno da noi proposto; difficoltà che ne incrementano a dismisura costi e tempi di realizzazione. La tramvia 2 è sostituibile con la linea di metrotreno da Porta a Prato/Leopolda-Puccini-Cascine fino alle Piagge, già prevista come linea 4 nel Piano strutturale, e da far integrare con l'altra linea tramviaria 5.
La linea 3 è evitabile, con grande risparmio di risorsee di consumo di suolo, progettando il metrotreno con le fermate Rifredi-Dalmazia-Macelli-Santa Maria Novella sull'attuale sede ferroviaria e collegandolo poi alla linea tramviaria 5, Dalmazia-Viale Redi-Cascine-Foggini. Questa la proposta da noi presentata già in occasione della discussione del Piano strutturale e oggetto anche di Osservazione al P.S. Il tracciato attuale ha nodi molto difficili da sciogliere: via dello Statuto con la costruzione di un nuovo sottopasso ferroviario da via Crispi la cui cantierizzazione simulata paralizzerebbe la direttrice per Sesto, il passaggio per viale Strozzi e quello per piazza Dalmazia.

(fdr)