Nuova giunta, Gruppo PdL: "da Empoli lascia dopo due anni e mezzo di vuoto pneumatico"

Questo l’intervento dei consiglieri del Gruppo PdL

“Adesso è ufficiale: Giuliano da Empoli non è più assessore alla cultura del Comune di Firenze. Il suo “regno”, durato esattamente metà mandato, è stato il manifesto della mediocrità, un vuoto pneumatico di idee e di iniziative. Le sue gaffe – la più celebre resta quello dello Scoppio del Carro che lo sventurato assessore ignorava si celebrasse ogni anno da sette secoli – un po' ci mancheranno. Come quei programmi trash che si rivedono volentieri dopo qualche lustro. Da Empoli e Firenze sono state due rette parallele e, in quanto tali, non si sono mai incontrate. Una città patrimonio della cultura mondiale, le cui vocazioni sono da sempre la storia, l'arte, le tradizioni e la classicità, si è imbattuta in un amministratore inadeguato che pensava soltanto alla contemporaneità, a mostre improbabili come quella del teschio di Hirst, e che non si è mai degnato di visitare il Gabinetto Vieusseux né l'Opificio delle Pietre dure, tanto per fare due esempi eclatanti; e quando è stato costretto a tagliare i costi, lo ha fatto in modo indiscriminato, brandendo il machete senza guardare la storia di quel teatro o di quella istituzione cittadina. Un disastro senza precedenti. Da Empoli è venuto meno all'assunto principale: l'assessorato alla Cultura è il punto strategico della città, il petrolio di Firenze. Con la cultura si può e si deve mangiare.
Ma ora, vedendo quale sarà la nuova occupazione di da Empoli, è tutto più chiaro: andrà ad occuparsi del “Think Tank”, il laboratorio di idee creato per lanciare nell'olimpo della politica italiana Matteo Renzi. Dunque, il sindaco Renzi ha usato l'assessorato alla Cultura di Firenze non nell'interesse della città, ma per allenare il suo pupillo - da Empoli - in vista di pianificazioni elettorali. Da qui si comprendono alcune iniziative spot e improduttive per la cultura fiorentina, intraprese da da Empoli con la benedizione del suo pigmalione. Adesso il sindaco per un anno terrà per sé la delega di questo assessorato. Mentre noi riteniamo che dopo la “Caporetto” da Empoli, Firenze avrebbe avuto il diritto di poter contare su un assessore di prestigio, innamorato della città e di riconosciuta capacità.
Non resta che augurare a Giuliano da Empoli di raccogliere alla guida del “Think Tank” gli stessi successi di questi ultimi due anni e mezzo a Firenze”.

(fdr)