Ataf, Grassi e De Zordo: "La maggioranza converge sulla privatizzazione e boccia di fatto la gara regionale. Le modifiche alla delibera servono solo come alibi"

"Gest guadagnerà sicuramente oltre 15 milioni ma Renzi la s-vende a 3,6 milioni"

“Abbiamo provato in ogni modo a introdurre l'obbligo per il Sindaco a far partecipare il Comune di Firenze alla gara unica regionale sul trasporto pubblico locale conferendo la propria delega. Ma la maggioranza, Pd in testa, ha bocciato sistematicamente i nostri emendamenti: abbiamo avuto conferma che lemodifiche alla delibera apportate oggi dalla Giunta servono solo come alibi ad alcuni consiglieri per votare a favore o astenersi”. Questa la dichiarazione dei consiglieri Ornella de Zordo e Tommaso Grassi.
“Un bluff che risulta essere ancor più grave perché arriva dopo che gli uffici tecnici hanno violato il termine, previsto dal regolamento comunale, di 10 giorni per l'espressione dei pareri tecnici necessari alla discussione della delibera che abbiamo depositato il 24 novembre scorso per la partecipazione alla gara regionale – hanno aggiunto –. Non sono credibili i consiglieri che hanno espresso contrarietà alla privatizzazione di Ataf senza la partecipazione alla gara regionale e hanno respinto tutti i nostri emendamenti che andavano nella direzione di rendere più stringente l'obbligo sulla gara unica”.
“Infine troviamo davvero incredibile che si s-venda a 3,6 milioni, come prevede l'allegato delle stime delle quote azionarie di Ataf che ci è stato consegnato soltanto adesso, una società come GeSt che guadagnerà da adesso al 2041, data in cui scadrà il contratto di gestione della tramvia, tra dividendi e utili certi oltre 20 milioni – hanno concluso De Zordo e Grassi –. Ribadiamo la nostra contrarietà alla privatizzazione delle quote di Ataf Gestioni ma non abbiamo rinunciato a sottoporre emendamenti nel merito che potessero migliorare la delibera”.

(fdr)