Lutto cittadino, Giani: "Siamo un tutt'uno con la comunità senegalese. Oggi è Firenze che parla, che accoglie, che respinge la violenza e il razzismo"
“Oggi siamo un tutt’uno stretti intorno alla comunità senegalese così duramente provata. Oggi è Firenze che parla, che respinge la violenza, il razzismo, la furia omicida”. Lo ha detto il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani che questo pomeriggio ha aperto la seduta straordinaria del Consiglio comunale nel Salone dei Cinquecento nel giorno della proclamazione del lutto cittadino per Samb Modou e Diop Mor, i due uomini senegalesi assassinati ieri in piazza Dalmazia . Erano presenti oltre i vice presidenti Jacopo Cellai e Salvatore Scino, anche il ministro per la cooperazione e integrazione Andrea Riccardi, il presidente della Regione Enrico Rossi, il presidente della Provincia Andrea Barducci, il portavoce della comunità senegalese Pape Diaw, l’imam di Firenze Izzedine Elzir, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori, la segretaria della Cgil Susanna Camusso. Il presidente Giani ha ricordato la politica di accoglienza di Giorgio la Pira che incontrò il presidente del Senegal nel 1962 Léopold Sédar Senghor a Firenze nell’ambito di quella politica “- ha detto Giani- volta alla ricerca delle relazioni interpersonali che coinvolgono gli uomini e i popoli al di là della religione e della razza. Dopo avere incontrato Senghor – ha detto Giani- La Pira disse: "La civiltà dell’universale: ecco ciò che Senghor ha visto, specchio fedele di quell’unità del mondo che è il sogno biblico, il sogno coranico ed il messaggio supremo dell’Evangelo: ut unum sint!” E in quei giorni fu lo stesso Senghor a parlare di Firenze come “di luminosa regina delle città pacifiche”
“Una storia di pace, di relazioni internazionali, di solidarietà. Questa è Firenze – aggiunto Giani leggendo l’articolo 8 dello statuto del Comune che riguarda le relazioni internazionali : Il Comune- si legge nello Statuto- favorisce la libertà, la pace e l'incontro fra i popoli. Si impegna per il rispetto, la dignità e l'accoglienza di ogni essere umano, attiva forme di cooperazione, scambi e gemellaggi con le città di tutto il mondo; promuove e sostiene iniziative che sviluppano il processo di integrazione europea, persegue gli intenti della Carta europea dell'autonomia locale e si impegna per la sua attuazione; ricerca, nello spirito di solidarietà ed impegnandosi per offrire opportunità di lavoro ed accesso alla casa, l'integrazione sociale degli immigrati e garantisce il rispetto dei loro diritti”. (lb)