Lutto cittadino, Grassi e Romanelli: "Un gesto che non è solo opera di uno squilibrato, ma anche frutto di una cultura razzista e fascista"
“Quanto accaduto ieri in Piazza Dalmazia e al Mercato di San Lorenzo, con l’uccisione di Samb Modou e Diop Mor, e il ferimento di altri tre ragazzi originari del Senegal, non può essere assolutamente e sbrigativamente liquidato comel'opera di uno squilibrato, ma, deve essere detto chiaramente, è anche frutto di una cultura razzista e fascista, che sta da anni dilagando nel nostro Paese, purtroppo, soprattutto tra i giovani.” – affermano il Consigliere comunale Tommaso Grassi e il Consigliere Regionale Mauro Romanelli.
“Vi sono in Italia formazioni politiche, associazioni e singoli che, nel tentativo di ricercare consenso, fomentano nella popolazione la paura del vicino e del diverso, incutono paura e odio, spingono per reprimere ogni differenza, scatenando “chiamate alle armi” contro ogni presunta diversità etnica, sessuale o religiosa”. “Noi invece continuiamo a pensare che il futuro dell’Italia e di una società vivibile passi soltanto attraverso una politica e una cultura dell'accoglienza e della tolleranza, riconoscendo nelle differenze un patrimonio e una ricchezza”.
“La città di Firenze, come Torino, dove, sulla base di una falsa notizia, è stato assalito e incendiato un campo Rom, deve richiedere, oltre ai consueti e quasi scontati attestati di solidarietà e cordoglio, una forte e concreta risposta politica e culturale volta a favorire l'accoglienza e l'integrazione, contrastando qualsiasi forma discriminatoria e di odio”.
“Pieno sostegno quindi alle iniziative che intendono far partire da Firenze una proposta forte e decisa per il rispetto di tutte quelle leggi, come quella Mancino, che condannano gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi”. “La nostra Costituzione e le nostre Leggi repubblicane sono, infatti, chiare nel condannare chi persegue finalità antidemocratiche, chi ha comportamenti in continuità con il fascismo, chi propaganda l’odio razziale”. “L’operato quindi di tutte le organizzazioni in odore di neofascismo va dunque monitorato con attenzione e sosterremo qualsiasi iniziativa che vada nella direzione dell’applicazione e del rispetto di queste norme e nell’impegno della formazione culturale delle nuove generazioni”.
“Infine agli amici della comunità senegalese va il nostro abbraccio, la nostra solidarietà e il nostro sostegno – terminano Grassi e Romanelli.” “Tra poco, appena concluso il Consiglio comunale, saremo a manifestare in Piazza Dalmazia contro il razzismo e per ricordare chi ha pagato con la vita la violenza e la cattiveria che hanno ormai da anni avvelenato la nostra società, facendo mutare in una maniera, che oggi appare irreversibile, quell'impalpabile senso comune, il cosiddetto "buon senso del buon padre di famiglia", che col tempo è scivolato nell'abisso della paura di non potercela fare tutti insieme, convincendoci che ci si può salvare solo facendo andare a fondo qualcun altro". (lb)