San Lorenzo, via alla 'rivoluzione': liberazione per l'area della basilica, bando di gara per il primo piano del mercato coperto e nuovi spazi per l'ortofrutta
Via alla ‘rivoluzione’ in San Lorenzo. Per la grande storica area mercatale nel cuore della città è imminente una serie di cambiamenti che interessano sia la zona esterna, con la liberazione di tutta la zona intorno alla basilica entro il prossimo 15 aprile, sia il mercato coperto, con il trasferimento dell’ortofrutta all’interno, la pedonalizzazione della piazza ed il varo di un bando di gara per la gestione del primo piano. “Il nostro obiettivo – spiega il vicesindaco Dario Nardella – è quello di un riassetto complessivo dell’area di San Lorenzo, un grande patrimonio della nostra città che abbiamo sempre considerato e trattato nella sua interezza. E come amministrazione oggi abbiamo il dovere di mettere un punto fermo al nostro progetto, procedendo con una riqualificazione che riteniamo non più rinviabile”.
Quindi gli 84 banchi che oggi si trovano nell’area compresa fra piazza San Lorenzo, Canto dei Nelli e piazza Madonna degli Aldobrandini dovranno essere spostati, per tutelare la piazza e la basilica e per consentire il transito di una nuova linea Ataf da piazza San Marco alla Stazione. L’intenzione dell'amministrazione è di far restare gli ambulanti nell’area mercatale, concentrandoli in piazza del Mercato Centrale; sono state comunque individuate anche due collocazioni alternative, in piazza Annigoni e piazza Piave. "Non ritireremo nessuna licenza e nessuno perderà il lavoro - sottolinea Nardella - ma non possiamo accettare la posizione degli ambulanti che ritengono non negoziabile l'occupazione delle piazza, che un bene pubblico e che è nostro dovere tutelare. Siamo comunque disponibili ad accettare altre soluzioni, purchè rispettino questo nostro obiettivo".
Come spiega la delibera approvata dalla giunta (che dovrebbe approdare il 19 dicembre al voto del consiglio comunale) il progetto parte dalla necessità di rivedere l’attuale organizzazione degli spazi ed in particolare da alcune precise necessità: “eliminazione delle criticità rilevate in termini di degrado e sicurezza urbana, anche in ragione della stratificazione delle cessioni e affitti di azienda, di fatto e di diritto, e della attrattività dell’area per l’abusivismo commerciale, l’evasione tributaria e la vendita di prodotti con marchio contraffatto”; “eliminazione delle criticità in termini di accessibilità dei mezzi di soccorso, tali da rendere l’area, con l’attuale concentrazione di concessioni di posteggio, potenzialmente pericolosa per la pubblica incolumità”; “valorizzare l’area in quanto a rilevante interesse storico-artistico, garantendone la fruibilità turistica e cittadina sia in termini di migliore visibilità dei complessi architettonici presenti, sia in termini di miglior vivibilità della percorribilità pedonale”; “recuperare in particolare il sagrato della Chiesa di San Lorenzo alla piena fruibilità di fedeli e visitatori, anche in ragione della scarsa visibilità conseguente alla presenza degli operatori su aree pubbliche, dell’accesso al complesso Mediceo-Laurenziano”; “dare risposta alle esigenze di efficacia ed economicità del trasporto pubblico locale, garantendo la transitabilità della direttrice Via dei Gori – Piazza San Lorenzo – Canto dei Nelli – Piazza Madonna degli Aldobrandini – Piazza dell’Unità”; e a questo proposito si richiama la recente richiesta di Ataf per modificare il percorso della linea C1 consentendo di poter arrivare da piazza San Marco fino a piazza Stazione, con una previsione di 210mila passeggeri l’anno. La delibera cita anche la nota della soprintendente ai Beni architettonici e artistici Alessandra Marino, nella quale si legge l’auspicio “…che si proceda con l’annunciato allontanamento delle postazioni ambulanti dall’area circostante la basilica e le cappelle medicee, operazione che consentirà una piena valorizzazione delle condizioni di visibilità e fruibilità del monumento, migliorando in maniera significativa la relazione con il contesto e le condizioni di decoro dell’area circostante”. La delibera inoltre prende atto che “ad oggi, malgrado le trattative in corso, non si è addivenuti ad accordo circa le ipotesi di dislocazione alternativa, anche in ragione della ritenuta inesperibilità dell’ipotesi proposta dagli operatori del settore, che comunque non decongestiona la zona, non perseguendo gli interessi pubblici”.
L’altra grande novità per San Lorenzo è la riorganizzazione del mercato coperto. I banchi di ortofrutta fino ad oggi ospitati sotto il tendone in piazza del Mercato saranno trasferiti all’interno, con una nuova e più funzionale organizzazione degli spazi, concordata con gli operatori. Il nuovo progetto prevede la realizzazione di nuove due ‘isole verdi’ destinate all’ortofrutta, la prima con 10 banchi e la seconda con 2 banchi; saranno inoltre adeguate due pescherie oggi libere, per realizzare ulteriori 4 postazioni per gli ortolani. I lavori, per 210mila euro, dovrebbero concludersi entro gennaio. Si chiude così una lunga fase, iniziata quando l’amministrazione comunale decise di restaurare il primo piano dello storico mercato centrale, trasferendo provvisoriamente le attività di ortofrutta che lo occupavano. Questa soluzione permetterà anche la liberazione della piazza (dove è previsto lo spostamento del compattatore e l’interramento dei cassonetti) che sarà pedonalizzata e potrà ospitare i banchi interessati dalla ‘liberazione’ dell’area della basilica.
Quanto al primo piano del mercato coperto, arriva l’atto finale dopo la decisione della giunta di dare una nuova identità al bellissimo spazio al primo piano, riqualificato dopo il restauro, destinandolo ad accogliere iniziative di promozione economico–turistica e di animazione culturale e sociale. Lunedì prossimo sarà pubblicato in rete civica il bando di gara per la gestione di quella che sarà una sorta di “piazza coperta” con attività polivalenti, esercizi di somministrazione, negozi e luoghi di iniziative, che dovranno essere collegate all’enogastronomia italiana di alta qualità, alla cultura ed all’artigianato. Le attività potranno restare aperte almeno fino alla mezzanotte e comunque anche nell’orario di apertura del piano terra. Il concessionario potrà realizzare delle edicole in cui far svolgere le attività commerciali: fino ad 8 per la somministrazione e fino a 4 per le altre (comunque non concorrenziali con il piano inferiore). Il progetto di gestione dovrà prevedere un capitolo appositamente dedicato alla promozione dell’intero mercato, con la valorizzazione della sua identità storica, della bellezza architettonica e delle attività che vi si svolgono all’interno, attraverso l’uso di internet, campagne pubblicitarie, eventi promozionali.
La durata della concessione sarà di 15 anni.
(ag)