Relazione garante detenuti, l'assessore Saccardi: "Il Comune è impegnato sul tema del carcere, anche gli altri enti devono fare la loro parte"

“Come Amministrazione comunale siamo impegnati sul fronte del carcere, ma spesso dobbiamo fare i conti con problematiche che esulano dalla nostra competenza. Il nostro impegno continuerà ma è necessario che anche gli altri enti coinvolti a vario titolo facciano la loro parte”. Èquanto ha dichiarato l’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi intervenendo in consiglio comunale nell’ambito della presentazione della relazione del garante dei detenuti Franco Corleone relativa al 2010.
L’assessore Saccardi ha esordito ribadendo come sul tema del carcere il Comune abbia margini di intervento abbastanza limitato e pertanto diventa utile individuare responsabilità e compiti di ciascuno dei soggetti coinvolti. L’assessore è entrata poi nel merito delle varie problematiche evidenziate nel corso del dibattito, iniziando dal sovraffollamento. “Si tratta di un problema annoso, che non riguarda soltanto le strutture di Firenze e che è il risultato di una politica portata avanti dagli ultimi governi che vede nel carcere una risposta ai problemi sociali piuttosto che giudiziari. Qualcuno ha sottolineato come la maggior parte dei detenuti siano di nazionalità straniera e che quindi dovrebbero essere rimpatriati. Il problema è che nessuno mette a disposizione le risorse sia finanziarie che organizzative per riportarli nel loro paese, come peraltro molti di loro vorrebbero”. Altro tema toccato nel dibattito è stato quello dei tossicodipendenti in carcere per reati collegati alla dipendenza. Le soluzioni alternative ci sono ma anche in questo caso quello che manca sono le risorse. L’assessore Saccardi ha indicato anche una possibile fonte di finanziamento: “Basterebbe che i soldi della cassa ammende venissero utilizzati invece che per pagare, per ora soltanto teoricamente, la costruzione di nuove carceri per sostenere economicamente la presenza dei tossicodipendenti in strutture alternative già a disposizione”.
L’assessore poi snocciola i dati degli interventi messi in campo dal Comune rivolti sia alle persone in carcere sia agli ex detenuti. “L’Amministrazione stanzia 300.000 euro per l’accoglienza di chi esce dal carcere (30 posti di cui 24 per uomini e 6 per donne in strutture convenzionate e quindi pagate dal Comune cui se ne aggiungono altri a titolo gratuito presso la Madonnina del Grappa) e per gli inserimenti lavorativi, con progetti realizzati insieme alla Provincia, alla Caritas e all’Arci. Siamo pronti per firmare il protocollo d’intesa per dare il via alla struttura per donne detenuti con bambini, ma la firma tarda ad arrivare”. Numerosi i progetti ricordati dall’assessore: dal laboratorio per la riparazione delle biciclette a Sollicciano con la cooperativa Ulisse alla gestione, affidata ad una cooperativa sociale in cui sono presenti tre ex detenuti, del nuovo canile municipale. Senza dimenticare i progetti per la formazione professionale degli ospiti dell’istituto minorile Gozzini in due ambiti: la produzione del gelato artigianale e la cura dei giardini e delle aree verdi. “Da parte della direzione dell’istituito minorile abbiamo trovato grande sensibilità e disponibilità a portare avanti questi progetti mirati al reinserimento degli ‘ospiti’”.
“Tutto questo – ha sottolineato ancora l’assessore Saccardi – per ribadire l’impegno dell’Amministrazione in questo ambito, insieme alle associazioni e ai volontari. Non lo facciamo per spirito caritatevole o per inseguire un ideale astratto: al contrario si tratta di una concreta scelta di governo. Non solo perché i detenuti sono persone che sono sul nostro territorio e quindi non sono molto diversi da chi assistiamo tutti i giorni, ma soprattutto perché se non viene attivato un percorso di reinserimento sociale per chi esce dal carcere, facilmente torna a delinquere e quindi nuovamente in cella”. (mf)