UCLG, l'assessore Meucci: "Firenze si è impegnata a ridurre del 20% le emissioni di anidride carbonica entro il 2020"
“Con l’adesione al ‘Patto dei sindaci’ e l’approvazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile (Paes), la città di Firenze si è impegnata a ridurre entro il 2020 di almeno il 20% le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera, passando dalla produzione di due milioni e mezzo di tonnellate annue medie a due milioni. Una scommessa che si basa su una visione strategica della città, con un piano d’azione che coinvolge la mobilità, la pianificazione del territorio, l’edilizia pubblica, i servizi, la comunicazione”. E’ questo il quadro fornito dall’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci, che è intervenuta stamani alla tavola rotonda “Visioni ed esperienze di sostenibilità urbana e i Piani di sviluppo locale del Patto dei sindaci (Paes)”, che stamani ha aperto i lavori della seconda giornata del Consiglio mondiale dell’Uclg al Palazzo dei Congressi, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini.
Il ‘Paes’ si inserisce nel Patto dei sindaci, strumento già sottoscritto da oltre 2700 autorità locali che punta a coinvolgere attivamente le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica e ambientale. Alla tavola rotonda, introdotta dal presidente dell’Anci Graziano Delrio e moderata da Giacomo Parenti, coordinatore area Sviluppo Urbano del Comune di Firenze, ha visto la
partecipazione Pedro Ballesteros, responsabile EU del Covenant of Majors, del sindaco di Malmo Imar Reepalu. Sono state presentate esperienze di sostenibilità di aziende come Arval, Siemens e Selex Galileo, nonché esperienze di eccellenza di sostenibilità del Trentino.
Con il Paes Firenze ha fissato le attività e le misure da impostare per raggiungere gli obiettivi previsti: dal completamento delle linee tranviarie all’ampliamento della rete ciclabile, dagli ecoincentivi per i veicoli elettrici al bike e car sharing ai parcheggi scambiatori, dal piano strutturale a volumi zero al recupero dell’energia idroelettrica dall’Arno (le cosiddette ‘briglie’), dalla realizzazione di edifici in classe A per l’edilizia residenziale pubblica all’installazione di fontanelli. Per esempio, il valore stimato della diminuzione delle emissioni di CO2 in seguito alla costruzione della linea 1 della tramvia è di 4.894 tonnellate annue. Anche il Piano strutturale a volumi zero contribuisce a diminuire l’inquinamento: tenendo conto di vari fattori, dalla minore pressione urbanistica con ripercussioni sul traffico alla riqualificazione degli edifici, si stima che le emissioni di CO2 diminuiranno di 80.123 tonnellate/anno. Capitolo mobilità elettrica: ipotizzando di sostituire 3000 veicoli ‘normali’ con quelli elettrici avremo una riduzione di circa 2700 tonnellate di CO2. Sono 5 le briglie sull’Arno che ricadono sul territorio del Comune di Firenze: ai ‘salti’ delle Cascine, Santa Rosa, San Niccolò, Rovezzano, Sant’Andrea. Dal sistema è possibile produrre circa 50 mila GJ/anno con una conseguente riduzione di circa 5000 tonnellate di CO2. Con i fontanelli (10 in tutto, 8 già funzionanti) si prevede una erogazione di acqua di circa 1.000.000 di litri all’anno mediamente per ciascun fontanello e quindi di 10.000.000 di litri l’anno in totale. Complessivamente, in un anno, si risparmiano 113 chili di plastica e 445.553 chili di CO2.
(ag)