Ataf, Gruppo PdL: "Tra gli 8 e i 10 milioni di euro il valore della vendita di Ataf. 430 autobus e 11 partecipazioni possono valere così poco?"

Stella e Torselli: "Più che privatizzazione siamo ai saldi di fine stagione"

Questa la dichiarazione del capogruppo PdL Marco Stella insieme al presidente della Commissione controllo Francesco Torselli

“Stamani in Commissione controllo il Presidente Filippo Bonaccorsi ha parlato del processo di riorganizzazione che interesserà Ataf, e della divisione in due dell’azienda, e ha inoltre confermato la vendita del ramo che si occupa del trasporto pubblico, Ataf gestioni srl, stimandone tra gli 8 e i 10 milioni di euro il valore. Ma siamo proprio sicuri che il valore attribuito alla società sia corretto?
Ataf gestioni srl è la società che il Comune vorrebbe vendere ai privati, un vero e proprio ramo di azienda costituito dall’esercizio del tpl, che ricomprende il personale, i mezzi e le partecipazioni in 11 società detenute da Ataf spa.
Siamo perplessi per la stima effettuata, possono valere così poco 430 autobus e 11 partecipazioni azionarie? Ataf dispone attualmente di 17 tipologie diverse di autobus per effettuare il proprio servizio per un totale di circa 430 autobus, 28 dei quali acquistati proprio nel 2010 per un valore di 7.176.800 euro.
Nel bilancio del 2010 soltanto gli autobus al 31 dicembre sono valutati per 30 milioni e 791.625 euro. Poi vi sono le partecipazioni azionarie in 11 società che hanno un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro.
Se a questo aggiungiamo i ricavi da biglietti o abbonamenti che valgono circa 30 milioni e quelli da multe per un valore di4 milioni e 633.589 euro, ci rendiamo conto di come Ataf gestioni oggi potrebbe avere un valore complessivo di circa 71 milioni e 425.214 euro.
Rimaniamo sconcertati infine dalla schizofrenia della gestione Ataf e degli indirizzi del sindaco; prima si vuole costituire l’azienda unica della mobilità, poi Bonaccorsi afferma che occorre vendere soltanto il 40% delle azioni di Ataf sottocosto, oggi si vuole addirittura vendere tutto ad un prezzo da saldo.
Crediamo che quando si parla di Ataf occorra molta prudenza e rispetto. Trattandosi di una società strategica per questa città che dà lavoro ad oltre 1000 dipendenti, abbiamo sempre sostenuto che occorreva rendere efficiente l’azienda mantenendo i livelli occupazionali. Non vorremmo che decenni di sciagurate gestioni del centro sinistra che hanno soltanto accumulato perdite venissero scaricate sui lavoratori.
Alla luce di tutto ciò, più che a una privatizzazione, ci sembra di assistere ai saldi di fine stagione”.

(fdr)