Battaglia di Anghiari, De Zordo e Grassi: "Si ascoltino gli studiosi e non gli specialisti di marketing"
Questo l’intervento dei consiglieri di perUnaltracittà Ornella De Zordo e di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi
“Un appello e un esposto alla Procura di Firenze. Questi i due testi che, oltre a numerosi articoli e interviste di tecnici e studiosi, mettono al centro una forte preoccupazione per quanto sta avvenendo agli affreschi di Giorgio Vasari nel salone dei Cinquecento, alla ricerca di quel che potrebbe rimanere della Battaglia di Anghiari di Leonardo. Anche se la storia è vecchia e l'ipotesi già scartata da storici dell'arte,e malgrado lo stesso Vasari lasciasse scritto che la nuova tecnica di pittura murale sperimentata da Leonardo si rivelò fallimentare e già durante l’esecuzione il dipinto «cominciò a colare, di maniera che in breve tempo [Leonardo l’] abbandonò».
Nell'appello, il cui primo firmatario è Salvatore Settis, ma che in poche ore ha già visto la sottoscrizione di più di 100 autorevoli firme di studiosi e studiose, si ritiene "del tutto improbabile" che Vasari abbia ricoperto qualcosa di apprezzabile a firma di Leonardo e si fa riferimento a studi storico-artistici che smentiscono la presenza della Battaglia nella parete su cui si sta intervenendo. Si richiede esplicitamente che si fermino i lavori e che si insedi un Osservatorio terzo formato da autorevoli specialisti del Rinascimento prima di procedere con qualsiasi intervento sull'opera vasariana.
L'esposto depositato oggi in Procura a Firenze è presentato dalla presidente nazionale di Italia Nostra e ipotizza la violazione dell'art 635 (primo e secondo comma sub 3) del codice penale, cioè il reato di danneggiamento delle cose di interesse storico o artistico, bollando come "antistorica e demagogica" l'operazione voluta dal sindaco Renzi.
Di fronte a questi autorevoli giudizi, cui si aggiunge quella della restauratrice Frosinini che è ricorsa all'obbiezione di coscienza per sottrarsi a un compito giudicato deontologicamente inaccettabile, ci auguriamo davvero che ci sia un ripensamento e che vengano fermati i lavori con cui si dovrebbe forare l'affresco vasariano.E' ormai chiaro che si tratta di un' operazione di marketing, di un evento spettacolare che accende le luci della ribalta internazionale sul caso del "Leonardo perduto", portando celebrità soprattutto a chi ha voluto l'intervento, anche se questo non ha una base scientifica e danneggia un'opera d'arte esistente. Il sensazionalismo dell'intervento è del resto coerente con un programma come Voyager, le cui telecamere dovrebbero seguire i lavori in diretta.Se il prestigioso National Geographic vuole sponsorizzare qualche intervento del patrimonio artistico fiorentino, non mancano certo casi di opere d'arte che necessitano di restauro. E pazienza se da quel lavoro non ci si potrà trarre un film-fantasy sui "predatori del Leonardo perduto"”.
(fdr)