Bici, domani workshop alle Oblate sul progetto 'Presto' per la mobilità ciclistica in Europa

Il consigliere Gallo: "Iniziativa utile per Firenze dove stiamo incentivando lo spostamento a piedi ein bicicletta"

Un workshop alle Oblate per illustrare i risultati del progetto europeo PRESTO (“Promoting Cycling as a Daily Transport Mode for Everyone”) sulle politiche a sostegno della mobilità ciclistica quotidiana. L’iniziativa si svolgerà domani sabato 3 dicembre a Firenze, presso la Sala Contemporanea della Biblioteca di via dell’Oriuolo dalle 9 alle 13. Lo annuncia il Consigliere Speciale per la Bicicletta Giampiero Maria Gallo. Il workshop supportato dall'Unione Europea, è organizzato da European Cyclists' Federation (ECF) in collaborazione con FIAB, Comune di Firenze (Ufficio del Sindaco per la Ciclabilità e assessorato all'Educazione). Ci saranno 25 partecipanti (il massimo ammissibile): insegnanti, architetti, membri di associazioni e tecnici da comuni e province della Toscana, dell'Emilia Romagna e della Lombardia.
"PRESTO è un progetto per la promozione della mobilità ciclistica in Europa "PRESTO – ha detto Gallo- ha tre pilastri fondamentali: pianificazione delle infrastrutture, informazione, promozione delle bici a pedalata assistita sui quali avremo ampie spiegazioni sabato mattina. Anche Firenze che non è città esordiente in tema di ciclabilità', una pianificazione ispirata a modelli europei e soprattutto un investimento in comunicazione servirà a diffondere l'idea che lo spostarsi quotidiano può essere più agevole e meno faticoso. Privilegiare lo spostamento a piedi e in bicicletta a Firenze va in questa direzione rendendolo sicuro e conveniente per tutti.' Il consigliere Gallo ha poi ringraziato Florinda Boschetti project manager e referente ECF “che ha scelto Firenze come unica città italiana nella quale animare un workshop per dare ai partecipanti alcune “linee guida per una politica della mobilità’ ciclistica”, che racchiudono le migliori pratiche in ambito europeo. L'idea della mobilità ciclistica – proseguito Gallo- non nasce da una contrapposizione ideologica ad altri mezzi di trasporto, ma pone l'accento su una condivisione adeguata degli spazi urbani, dell'uso del territorio, dell'idea stessa di città e di qualità della vita nostra e dei nostri figli. Le conseguenze delle nostre azioni sulla salute e il benessere psico-fisico, sulla gestione del tempo e delle relazioni si estende fino al rendere le città più aperte alla ciclabilità quelle più attrattive per la classe creativa per sua natura nomade ed che in giro per il mondo e' motore di sviluppo per i centri urbani." (lb)