Montedomini, Torselli (PdL): "18 mesi fa l'impegno dell'amministrazione di riutilizzare le apparecchiature per il telecare accatastate nei sottoscala, ma ad oggi nessun progetto se non di chiedere ulteriori fondi alla Regione"
“Dopo aver denunciato, nell'estate del 2009, lo scandalo delle centinaia di apparecchiature acquistate da Montedomini per una cifra vicina ai 2 Milioni e mezzo di Euro per il servizio di teleassistenza agli anziani e che in realtà giacevano abbandonate nei sottoscala della struttura sanitaria fiorentina, 18 mesi fa, durante un sopralluogo organizzato dalla IV Commissione Consiliare permanente, ci fu spiegato da un dirigente incaricato della nuova amministrazione che le apparecchiature non sarebbero state 'rottamate' bensì riutilizzate per un nuovo progetto da realizzarsi nel giro di due anni. Oggi, a sei mesi dalla scadenza della data fissata per la presentazione del nuovo progetto, apprendiamo dal Presidente della A.S.P. Montedomini, ascoltato in Commissione Controllo, che non è in cantiere alcun nuovo progetto che prevedrebbe il riutilizzo dei famigerati 'Set Top Box' se non quello di tentare nuovamente il rilancio del servizio di teleassistenza agli anziani (servizio per il quale le apparecchiature erano state acquistate, ma che non è mai decollato in città), progetto peraltro vincolato al fatto che la Regione Toscana decida di investire ancora una volta, nuovo denaro fresco”. Questo è quanto fa sapere il consigliere del PdL Francesco Torselli, presidente della commissione.
“Il servizio di telecare - spiega Torselli - è stato gestito in maniera scandalosa dalla precedente amministrazione di Montedomini, che non si peritò di acquistare 2.400.000 Euro di apparecchiature per la teleassistenza, stimando che gli abbonati al servizio avrebbero raggiunto le 1000 unità nel giro di due/tre anni. In realtà il servizio non è mai decollato (anche perché i macchinari acquistati come avveniristici, in realtà non sono in grado di compiere neppure la metà delle azioni per le quali erano stati acquistati) e, ad oggi, gli abbonati non superano le 50 unità”.
“Una vera e propria vergogna - prosegue il consigliere del PdL - sulla quale mi auguro con tutto il cuore che, chi di competenza, stia svolgendo delle indagini, poiché non è tollerabile che apparecchiature per un valore di quasi 5 Miliardi di vecchie lire si trovino accatastati in un sottoscala. Senza considerare che nessuno ha mai risposto alla nostra richiesta di far eseguire una perizia tecnica sul reale valore dell'apparecchio che noi continuiamo a supporre decisamente inferiore al prezzo di mercato pagato da Montedomini. E se questa nostra supposizione fosse vera, si configurerebbe persino un'ipotesi di illegalità nell'acquisto di queste apparecchiature”.
“Ma la cosa preoccupante - riflette Torselli - è che niente sembra sia cambiato negli ultimi tempi, ovvero dopo la mia denuncia dello spreco: 18 mesi fa un responsabile della nuova amministrazione ci garantì che le apparecchiature ormai acquistate sarebbero state comunque riutilizzate per un nuovo progetto che avrebbe visto la luce nel giro di due anni. Ad oggi niente è stato fatto, tranne, stando a quando appreso questa mattina dall'audizione del Presidente Seracini, chiedere alla Regione Toscana lo stanziamento di nuovi fondi per tentare l'ennesimo rilancio di un servizio evidentemente nato sotto una cattiva stella. Ci chiediamo per quale motivo la Regione Toscana dovrebbe destinare ulteriori somme di denaro pubblico a questo progetto che, fino ad oggi, mostra ancora numerosi lati oscuri nella gestione e nello sviluppo, anzi, facciamo appello al Governatore Rossi affinché non getti altri soldi dei cittadini nel pozzo senza fondo della teleassistenza”.
“Altra novità che abbiamo appreso questa mattina - fa sapere ancora l'esponente del PdL a Palazzo Vecchio - riguarda un bando che sarebbe attualmente in corso per affidare ad una ditta esterna a Montedomini il servizio di risposta notturna e feriale agli anziani abbonati al servizio. Questo perché, fino ad oggi, Montedomini ha impiegato ben 6 suoi dipendenti per svolgere questo servizio che riceve una media di 0,5 chiamate al giorno, ovvero una chiamata ogni due giorni! Possibile impiegare (e pagare coi soldi pubblici) 6 persone per rispondere a una telefonata ogni due giorni? Il Presidente ha giustamente parlato di 'Business Unit disastrosa', ma la domanda che ci sorge spontanea è come mai anche la nuova amministrazione abbia impiegato più di un anno a capire che 6 dipendenti per mezza telefonata al giorno erano decisamente troppi”.
“Assolviamo il Presidente Seracini dalla responsabilità di una gestione a dir poco disastrosa consumatasi per lo più durante la precedente amministrazione dell'azienda - conclude Torselli - anche se non possiamo non imputare a quella attuale un immobilismo imbarazzante nel tentare perlomeno di fornire una risposta adeguata a tutti quei cittadini che si interrogano giustamente su chi e perché ha sperperato 2.500.000 euro di soldi pubblici acquistando apparecchiature inutili, al punto tale da essere gettate in un sottoscala. Promettendo innovativi progetti, e nuovi utilizzi delle apparecchiature, ma finendo poi, nel concreto, a bussare di nuovo cassa alla Regione, si fornisce una risposta né esaustiva né rassicurante alla domanda se i tempi siano definitivamente cambiati”.
(fdr)