Firenze 20Vènti, da Empoli: "Forte Belvedere a disposizione per un centro sul nuovo Umanesimo"

L'assessore: "Volontà condivisa dalla Regione e dal Comune"

"A volte le visioni partoriscono fatti concreti. Uno dei primi risultati di Firenze 20Vènti è la volontà condivisa dalla Regione e dal Comune di portare a Firenze un grande centro di elaborazione del nuovo Umanesimo, di una cultura interdisciplinare e aperta al mondo a 360 gradi che ci aiuti ad uscire dalla crisi e a rimettere l'uomo al centro, così come è accaduto a Firenze a partire dalla metà del Trecento. E' una missione per la quale il Comune può mettere a disposizione il Forte Belvedere, all'interno del quale stiamo già sviluppando un progetto lungo questa linea con Stanford University e New York University". Lo afferma l'assessore alla cultura e contemporaneità Giuliano da Empoli, commentando la proposta del presidente della Regione Enrico Rossi lanciata durante la giornata conclusiva di Firenze 20Vènti.
Forte Belvedere, dopo due anni di chiusura a causa delle tragiche morti di Luca Raso e Veronica Locatelli, è stato dissequestrato nell'estate 2010 e in questi mesi sono stati compiuti numerosi lavori di messa in sicurezza e recupero. Secondo i programmi dell'amministrazione potrà essere riaperto al pubblico nell'estate 2012. In occasione dell'iniziativa dei Cento luoghi, il 28 settembre scorso, l'assessorato alla cultura ha presentato un progetto di valorizzazione della struttura: secondo le intenzioni di da Empoli, il Forte diventerà una sorta di fulcro delle attività internazionali della città ma anche un centro di ospitalità e un incubatore di cultura urbana.
Partner del progetto saranno appunto la Nyu, con le sue 14 sedi nel mondo, e la Stanford University, con 11 sedi internazionali. Prevista la partecipazione anche delle 21 città gemellate con Firenze, da Sydney a Kiev, da Istanbul a Kyoto. La Palazzina darà vita a un circuito di centri di ricerca e collettivi artistici attivi nel campo delle questioni urbane, della diplomazia culturale o dei rapporti tra arte e scienza, che presenteranno al Forte i risultati del loro lavoro sotto forma di incontri, mostre, ricerche, così che Firenze avrà la possibilità di selezionare il meglio, a livello globale, e di importarlo per iniettarlo nel dibattito pubblico cittadino e nazionale. Alcuni esempi di Think Tank sono The New York Institute for the humanities, Institute for the unstable media di Rotterdam, le Laboratoire di Parigi, il Raqs media collective di Dehli. La zona esterna potrebbe diventare invece un grande parco urbano di arte pubblica e contemporanea. Il progetto del Forte, ora, potrebbe arricchirsi dell'idea del presidente Rossi di realizzare a Firenze un centro per un nuovo Rinascimento. (edl).