Firenze 20Vènti, Firenze primo Comune a fornire gli Open Data

Banche dati potenzialmente enormi, aperte, accessibili a tutti via computer. E’ la rivoluzione degli Open data e Firenze è stato il primo Comune italiano a metterli tutti on line, visionabili dalla rete civica. E’ quanto emerso durante il ‘vento’ dell’innovazione, declinato da Giovanni Menduni, dirigente dell’area di coordinamento programmazione, sostenibilità e innovazione, che ha chiuso la prima parte dell’evento Firenze 20Vènti, da stamani al via nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
“Due sono i principali filoni di innovazione che sta seguendo il Comune - ha spiegato Menduni -: il primo è quello dei ‘contenuti connessi’: oggi avere spot per il wi-fi nelle piazze è un fatto quasi scontato, quasi la norma. Occorre creare delle bolle, dei percorsi, delle isole di wi-fi che seguano e accompagnino le persone nella loro vita quotidiana, epr esempio lungo un viaggio in tramvia o lungo le sponde dell'Arno. E in queste isole o nuvole devono essere riempite di contenuti, così da aiutare le persone a lavorare, a vivere, a divertirsi”.
“Il secondo filone - ha proseguito -è quello del capitale sociale. La rete è un grandissimo motore di partecipazione, impegno civile, capitale sociale e umano. Per questo la rete deve veicolare quanto più informazioni e dati possibili. Firenze è il primo Comune a mettere nella propria rete civica gli Open Data, da dove, con semplici click, si possono trovare tantissime notizie utili sulla propria città, dall’ambiente alla sicurezza, dallo sport alla sanità”. Un vero e proprio archivio cittadino, aggiornato in tempo reale. (edl)