Firenze 20Vènti, l'assessore Meucci: "I 'volumi zero' del Piano strutturale non sono uno slogan ma è la realtà"

“Il Piano strutturale recentemente approvato si fonda su un pilastro che non è né una battuta né un lancio pubblicitario, ma è semplicemente vero: volumi zero". Con queste parola l'assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci ha aperto il suo intervento per ‘Firenze 20Venti’, l’iniziativa in programma oggi e domani nel Salone dei Cinquecento per raccontare il futuro della città.
"Volumi zero  - ha continuato l'assessore - perché nel nostro territorio, nessuna area oggi vuota potrà essere trasformata in area edificabile; e questa è una rivoluzione totale nella storia dell’urbanistica della pianificazione della città, che affidava in generale la percentuale maggiore dello sviluppo alle aree di nuova edificazione e una percentuale residuale alle aree di recupero. Volumi zero, perché il Piano strutturale non ha riconfermato le aree di nuova edificazione previste dal PRG vigente e non ancora attuate per un totale di circa 140.000 mq”. Volumi zero, perché lo sviluppo della città sta dentro la città, ovvero sta nel recupero dell’esistente. Ed i numeri che lo dimostrano sono importanti: 10.385 alloggi (mq 75/alloggio) per un totale di 31.156 abitanti insediabili; 68.640 mq da destinare ad attività produttive; 67.510 mq da destinare alla superficie commerciale in medie strutture di vendita; 29.210 mq da destinare a strutture turistico-ricettive; 76.840 mq da destinare a direzionale comprensiva delle attività private di servizio; 286.000 mq dei contenitori di particolare valore storico da destinare a funzioni da definire nel Regolamento Urbanistico. In totale, il Piano strutturale attiva circa 1 milione e 300mila di superficie utile lorda. E a questo si devono aggiungere altri 150mila mq per il recupero delle dotazioni collettive, ovvero gli spazi pubblici cittadini.
E insieme a questo, le scelte del nostro Piano significano riqualificazione per migliorare la qualità della vita, significano sostenibilità economica e culturale: rappresentano di fatto la contemporaneità".
 

(ag)