L'assessore Meucci: "Firenze all'avanguardia per la tutela del territorio"
L’assessore alle Politiche del territorio Elisabetta Meucci ha aperto stamani la giornata di studi “Il Risorgimento e la geologia italiana” nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, organizzata nell'ambito del 150° dll'Unità d'Italia. Il suo saluto, a nome dell’amministrazione comunale, è stata occasione per l’assessore di sottolineare il grande lavoro svolto dal Comune per svolgere un’ampia ed approfondita azione conoscitiva del proprio territorio; in particolare delle sue criticità, portando al Piano Strutturale un contributo decisivo e all’avanguardia in Italia in particolare con la ‘Carta sismica’.
L’assessore ha ricordato la strategia politico-amministrativa che ha portato ad unificare le deleghe per l’urbanistica e per l’ambiente: “una strategia che prende atto dell’evoluzione del pensiero urbanistico che si è sostanzialmente modificato, abbracciando al proprio interno il valore ed il peso della sfera ambientale che si esplica attraverso procedure di valutazione applicate alle scelte pianificatorie, partendo dalla conoscenza dello stato del territorio e delle sue tendenze evolutive, per verificarne e garantirne la sostenibilità - ha detto Meucci - Gli studi conoscitivi dell’ambito territoriale in cui la pianificazione urbanistica si esplica, rappresentano quindi il punto di partenza dell’intero processo, in quanto tutti gli aspetti ambientali, intesi come ambiente – antropico e ambiente – naturale, devono essere integrati e valorizzati”.
“L’intero corpo normativo moderno in materia urbanistica (ultimi 15 anni circa, da livello comunitario a livello regionale), prendendo coscienza della intima relazione città-ambiente, prevede che la pianificazione non possa prescindere dalle analisi del contesto ambientale in cui essa si esplica, prescrivendo procedure di ‘valutazione ambientale’ che costituiscono procedure interne decisionali per le scelte di piano e non procedure di giudizio esterno – ha continuato l’assessore - Nel rispetto dello spirito della nuova concezione urbanistica, il Comune di Firenze ha convintamente portato avanti un’ampia ed approfondita azione conoscitiva del proprio territorio, ed in particolare delle criticità in esso presenti, attivando e co-finanziando, a partire dall’anno 2001, una serie di accordi di ricerca con istituzioni universitarie, aventi come oggetto l’approfondimento tematico delle conoscenze geologiche e idrauliche dell’area fiorentina”.
“Il Piano Strutturale 2010 ha potuto usufruire, per la propria redazione, di tale corpo di studi che non solo rispetta quanto strettamente richiesto dalla normativa, ma addirittura lo supera per grado di approfondimento e metodologie di studio applicate, andando a costituire, in particolare per quanto riguarda la “Carta sismica”, un esempio unico a livello nazionale. L’amministrazione comunale ha ritenuto che il territorio fiorentino richiedesse un tale livello di approfondimento degli studi in quanto esso risulta caratterizzato da tutte le principali tipologie di criticità territoriale, in primis pericolosità idraulica e per alcune zone anche da pericolosità geomorfologica, ed è, allo stesso tempo, il detentore di uno dei principali patrimoni culturali ed architettonici del mondo, che costituisce elemento di grande vulnerabilità e che necessita quindi di essere opportunamente tutelato”.
Ma l’azione conoscitiva del proprio territorio da parte dell’amministrazione comunale non si è esaurita con la redazione del recente Piano Strutturale: “Nuovi accordi di collaborazione con le Istituzioni Universitarie sono stati conclusi o sono in corso di perfezionamento – ha detto Meucci - per aggiornare o approfondire gli studi fin’ora realizzati, anche in previsione della redazione del nuovo Regolamento Urbanistico in cui la pianificazione urbanistica entra in un maggior grado di dettaglio e deve quindi potersi rapportare ad un elevato livello di conoscenza delle criticità areali del territorio”.
(ag)