Parco della musica, Giocoli (FLI): "Un vero gioiello che andrà saputo far fruttare come Firenze merita"

Stamattina il sopralluogo della commissione urbanistica. "Ci auguriamo che diventi il Parco della città, ultimo tra i grandi simboli che ci rappresentano nel mondo"

Questo l’intervento della vice capogruppo di FLI Bianca Maria Giocoli

“Sono arrivata tardi per motivi di “ingorgo di udienze” al sopralluogo della commissione urbanistica al Parco della Musica, ma vedendo l’entusiasmo dei colleghi e il loro sincero apprezzamento ho chiesto ad un tecnico del cantiere di poter fare comunqueun giro nella struttura insieme a lui.
E sono veramente contenta di averlo fatto e di averottenuto tale opportunità: può piacere o non piacere il progetto, si possono fare confronti con gli esclusi, malascia senza fiato la maestosità della struttura e non solo dell’architettura esterna, della torre scenica o della platea: ma di tutto il complesso del Parco della Musica.
Firenze ancora non lo sa, ma si appresta a giocare un jolly importantissimo nel panorama mondiale della cultura.
Un’opportunità che se gestita bene in un circuito di grande livello può dare risultati economici (e non solo) di prestigio a tutta la città e al suo indotto anche in periodi duri come questo che stiamo vivendo.
Un management culturale e organizzativo come si deve può far fruttare questo gioiello che ci invidieranno in tutto il mondo, ma guai a commettere errori o passi falsi o giocare “alla meno” o peggio che mai a lasciare inutilizzato tutto il complessocome una cattedrale nel deserto.
I costi di gestione saranno talmente alti che mantenere livelli ottimali di manutenzione se non si usa la struttura a pieno regime sarà molto difficile, ma d’altro canto soloun utilizzo 365 giorni su 365 può garantirne la sopravvivenza.
Il crollo dei finanziamenti statali ha fatto precipitare tutto il mondo culturale in un abisso e quindi una nuova opera cosi imponente ci fa preoccupare se non è associata fin da subito ad una prospettiva diversa, ad una politica diversa che crede nella Cultura e nel rilancio del nostro Paese attraverso la Cultura. Il guanto di sfida che Firenze lancia a chi ha detto qualche mese fache non si vive di cultura.
Come pure è una grande sfida per la città il complesso degli spazi esterni nella parte alta: dal labirinto alle piazzee piazzette: lì vanno portati i giovani, e non solo d’estate, creando occasioni tutti i giorni e tutte le sere. Il panorama della città e la vicinanza del Cupolone sono la scenografia che contorna tali potenzialità che non devono rimanere blindate a poche e selezionate occasioni vip.
A questo punto, per favorire l’inserimento della struttura nella città una volta terminati i lavori deve entrare in gioco l’amministrazione comunale con il compito di far conoscere a tutti il Parco della Musica. Conoscere vuol direche non deve essere visto come riservato ad un’elite di appassionati della lirica o della sinfonica ma aperto a tutta la città: stimolando la curiosità, creando la conoscenza della struttura attraverso continue visite guidate gratuite alla cittadinanza o eventi pergiovani, anziani, scolaresche, che devono essere lì a viverlo, per creare un rapporto profondo, per farlo entrare, anche se arriva per ultimo, tra i simboli della città di cui siamo orgogliosi e che sono nel nostro DNA al pari del Duomo, di Palazzo vecchio o del Ponte Vecchio.
Sarà questa la sfida più importante: il Parco della Musica come il Parco della città”.

(fdr)