Gruppo Udc: "Basta immobilismo, sulle grandi partite che attendono Firenze Renzi cambi marcia"
“Non si può pensare che, con ciò che sta succedendo in Parlamento, gli enti locali vadano avanti come se niente fosse: occorre una presa di coscienza e un’assunzione di responsabilità anche da parte degli Enti locali per affrontare il momento di grave crisi del Paese e favorire lo sviluppo, e Firenze deve fare la sua parte, partendo da un consiglio comunale straordinario per discutere il ‘che fare’ sulle grandi partite infrastrutturali della città. Occorre un cambio di marcia nell’amministrazione, in primis da parte del sindaco Renzi, ma anche in consiglio comunale, senza distinzioni di maggioranza e opposizione, ma al contrario con il coinvolgimento di tutti coloro che hanno voglia di lavorare per il bene comune, così come avviene nel Parlamento nazionale”. Questa la dichiarazione del consigliere del gruppo Udc verso il terzo Polo Massimo Pieri insieme al segretario provinciale del partito e consigliere regionale Marco Carraresi e all’On. Francesco Bosi.
Questa la dichiarazione del consigliere del gruppo Udc verso il terzo Polo Massimo Pieri insieme al segretario provinciale del partito e consigliere regionale Marco Carraresi e all’On. Francesco Bosi.
“L’autoreferenzialità della maggioranza di centrosinistra – ha sottolineato Bosi – non ha più senso nel nuovo clima politico che si è creato a livello nazionale, e soprattutto alla luce della crisi che tutti siamo chiamati ad affrontare. Su grandi opere ed edilizia occorre immediatamente un cambio di marcia. Renzi ha voluto il piano strutturale a volumi zero? Noi non siamo d’accordo, ma almeno si proceda alle ristrutturazioni bloccate da anni. Quando si costruisce si crea lavoro e si fa ripartire l’economia”.
“Siamo di fronte a un immobilismo inaccettabile da parte della giunta comunale – ha aggiunto Carraresi –. Nuovo stadio, aeroporto, tramvia: su tutte le grandi partite che aspettano Firenze siamo a un nulla di fatto. Il sindaco alzi innanzitutto la voce con la Regione e il governatore Rossi, che è l’interlocutore privilegiato per sbloccare la difficile situazione che si è venuta a creare. Ad oggi, dopo aver osservato con interesse la novità politica rappresentata da Renzi, dobbiamo constatare che sul piano dei fatti concreti siamo fermi alle pedonalizzazioni. Quella del Duomo era nel nostro programma elettorale, quindi ne siamo stati più che soddisfatti, ma non si governano le città solo con i provvedimenti che garantiscono un ritorno di immagine. È il momento del fare, e l’Udc, da opposizione responsabile, è pronta ad appoggiare tutte le iniziative che vadano verso la reale risoluzione dei problemi”.
“A Firenze c’è una città nella città, tra le prime in Europa per densità di abitanti: è il Quartiere 5 – ha concluso Pieri –. Questa amministrazione si deve rendere conto che con l’apertura del parco urbano di San Donato, la Coop, H&M e tutto ciò che starà all’interno dell’area del Multiplex, insieme alla messa in funzione del nuovo Palagiustizia, si creerà una vera e propria polveriera, se non si interviene per tempo garantendo collegamenti del trasporto pubblico e soluzioni per il parcheggio. Davanti abbiamo molte sfide, ma la prima priorità per questa amministrazione è rappresentata dalla costruzione della linea 2 della tramvia: sul suo tracciato ci sono decine e decine di attività che rischiano di chiudere com’è avvenuto con la linea 1, a partire da via di Novoli. Abbiamo promosso l’Osservatorio sui lavori proprio per studiare forme di aiuto e sostegno a queste attività. Ora è il momento di misurarsi sulle cose concrete che il Comune è in grado di mettere in campo. Non c’è un minuto in più da perdere”.
(fdr)