Prenderà il via stasera l'accoglienza invernale per i senza fissa dimora

L'assessore Saccardi: "Un grazie all'azienda SILO che sponsorizza le colazioni e le cene per gli ospiti delle strutture"

Prenderanno il via stasera i servizi dell’accoglienza invernale per i senza fissa dimora. Con alcune conferme e una importante novità: sono state infatti confermate le tre strutture già utilizzate l’anno scorso, ovvero l’Ostello del Carmine (che fa parte del complesso dell’Albergo Popolare), la Foresteria Pertini e la Foresteria Fuligno per un totale di 156 posti (ma in caso di necessità se ne possono aggiungere ulteriori 20). Confermate anche le modalità di utilizzo delle strutture differenziate tra residenti e non residenti e il versamento di un euro. Ma c’è anche una importante novità: quest’anno la colazione e la cena per gli ospiti saranno fornite grazie alla sponsorizzazione da un privato, ovvero l’azienda SILO. I servizi dell’accoglienza invernale sono stati presentati oggi dall’assessore alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi e dal presidente dell’Asp di Montedomini Marco Seracini. Erano presenti anche Alessio Paoli nipote del titolare della SILO e i rappresentanti delle associazioni e soggetti che collaborano alla gestione dei servizi (Caritas, Acisif, Cooperativa Di Vittorio, Tavolo della marginalità e dell’inclusione sociale).
“Da questa sera fino al 30 marzo aggiungiamo ai circa 900 posti del normale circuito delle accoglienze in città ulteriori 150 posti – ha sottolineato l’assessore Saccardi – . Si tratta di una accoglienza di alta qualità, che non si limita a un materasso sotto un tendone, ma che cerca di avviare un dialogo con gli ospiti per offrire, a chi è interessato, anche un percorso di reinserimento nella società. Un’attività resa possibile grazie alla partecipazione delle associazioni e che quest’anno vede anche il contributo di un privato. La SILO, un’azienda del territorio fiorentino nel campo del biodiesel e della produzione di mangime per gli animali da allevamento, ha deciso nell’ottica dell’iniziativa del Fiorino solidale, di sponsorizzare colazione e cena. Un onere importante (45.000 euro) che la SILO si è assunta per darci una mano nell’accoglienza delle persone con difficoltà. Per questo la ringrazio a nome dell’Amministrazione comunale e della città”.
“Siamo contenti come azienda di poter dare il nostro contributo a questa iniziativa – ha aggiunto Alessio Paoli della SILO –. Per noi si tratta di un modo per mantenere vivo il rapporto con il nostro territorio”.
Il presidente dell’Asp Montedomini Firenze Seracini ha sottolineato come, sulla base della nuova convenzione quadro approvata ieri dal cda, Montedomini sia diventata il braccio operativo del Comune anche per quanto riguarda gli interventi nel campo della marginalità e dell’inclusione sociale. “Con la fusione delle Asp, Montedomini è diventata il soggetto unico che coordina i progetti nei diversi ambiti del sociale (anziani, disabili e marginalità) sulla base delle indicazioni dell’Amministrazione e verifica la loro realizzazione. Una razionalizzazione che permette di ottimizzare l’uso delle risorse”.
Accoglienza 2011/2012: come funziona
Per quanto riguarda l’accesso alle strutture, viene confermata, soprattutto per le prime settimane, la scala delle priorità già in vigore l’inverno scorso. Ovvero: in cima alla lista ci saranno i cittadini residenti nel Comune di Firenze e conosciuti dai servizi sociali che dormono in strada. Identica priorità avranno le persone che dormono in strada con età superiore ai 45 anni non residenti a Firenze ma conosciute dalle associazioni di volontariato che lavorano sul territorio afferenti soprattutto al Tavolo dell'inclusione sociale. Per loro la permanenza nella struttura è di 15 giorni ripetibili, sulla base della valutazione degli operatori, anche per tutta la durata dell’emergenza freddo. Un gradino sotto si posizionano le persone di passaggio a Firenze che possono usufruire del servizio per un periodo di 15 giorni, ripetibili al massimo per cinque volte e comunque con un intervallo tra i vari “soggiorni” di almeno 10 giorni.
Infine i cittadini residenti in altri comuni che vengono accolti esclusivamente per un periodo massimo di 15 giorni non prorogabile.
Le strutture dedicata all’accoglienza invernale sono tre, già in servizio l’anno scorso. L’Ostello del Carmine, gestito dalla Cooperativa Di Vittorio, è destinato ad ospiti uomini: i posti a disposizione sono 60 con la possibilità di aggiungerne, in caso di bisogno,ulteriori 20. Hanno accesso a questo settore i cittadini residenti nel Comune di Firenze, oppure i cittadini che si trovano in stato di grave disagio sociale ed abitativo su indicazione degli uffici di servizio sociale. Per entrare gli utenti devono sostenere un colloquio con il servizio di sportello (presso l’Albergo Popolare, via della Chiesa 68, tel. 055/211632, email: albergo popolare.fi@montedomini.net) e possono restare per tre mesi rinnovabili.Gli ospiti possono entrare alle 19.30 e devono uscire alle 9: viene servita la colazione e il pasto serale. La quota giornaliera di compartecipazione è 1,15 euro al giorno (come all’Albergo Popolare) e c’è la possibilità di esenzione su richiesta del SIAST.
La Foresteria Pertini è gestita dalla Caritas ed è destinata a utenti uomini di età superiore ai 45 anni. Lo sportello per il colloquio di ingresso è presso il Centro Ascolto Caritas in via Faentina 34 aperto per le prenotazioni il martedì dalle 14 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12.30 (tel. 055/4638275, email: emergenzafreddo@caritasfirenze.it; foresteriapertini@caritasfirenze.it). Gli ospiti possono essere residenti e no, anche stranieri purché in regola con i documenti. L’ingresso nellastruttura è alle 19.30 e l’uscita alle 8.30. La compartecipazione è fissata in un euro al giorno e il primo periodo è gratuito. Per quanto riguarda la durata dell’accoglienza, per i cittadini segnalati dalle associazioni di volontariato è di 15 giorni rinnovabili; per i non residenti è di 15 giorni per un massimo di 5 periodi, con un intervallo di 10 giorni fra un periodo e l’altro; i cittadini residenti in altri comuni possono invece restare da 3 a 15 giorni non prorogabili. Viene fornito anche il pasto serale e la prima colazione. I posti sono 48.
La Foresteria Fuligno viene confermata come la struttura destinata alle donne sole e alle donne con figli (28 posti). Gestita dall’associazione Acisif che ha il front office presso centro di primo ascolto alla Stazione SMN - binario 1. Il numero di telefono di riferimento è 055/294635 e l’email: acisjf.firenze@virgilio.it. Lo sportello è aperto per prenotazioni martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30. La struttura ospita donne e donne con figli, residenti e non, anche straniere purché in regola con i documenti. Anche in questo caso la compartecipazione richiesta è di un euro al giorno (il primo periodo è gratuito) e viene offerta cena e colazione. In alcune specifiche situazione e secondo una valutazione degli operatori di sportello, le madri con figlio/i potranno trattenersi in struttura durante il giorno.
Per la gestione di situazioni di emergenza che dovessero verificarsi nei giorni festivi e negli orari di chiusura degli uffici di riferimento, interviene il Servizio di Pronto Intervento Sociale secondo le modalità consolidate.
Inoltre, le associazioni di volontariato che operano in strada si rapportano direttamente con le diverse strutture di accoglienza presso le quali, nell’orario di apertura indicato nei singoli progetti di gestione, è sempre presente un operatore di riferimento per dare risposta a situazioni di improvvisa necessità, nei limiti dei posti disponibili.
Il bilancio dell’accoglienza invernale 2010/2011
Per quanto riguarda l’accoglienza invernale dello scorso anno, il servizio è stato in funzione dal 22 novembre al 3 aprile per un totale di 133 giorni. In totale sono state 559 le persone “accolte” a fronte di 175 posti a disposizione con un turn over di 3,20 e un aumento rispetto all’anno precedente di 194 utenti. Si tratta di un’utenza prettamente maschile e straniera. Su 559 ospiti, infatti, ben 536 erano individui singoli e soltanto 10 le donne con figli (13). La stragrande maggioranza è risultata straniera: 421 di cui 354 uomini; i cittadini italiani sono stati 138 (di cui 127 uomini). Per quanto riguarda la nazionalità degli ospiti, oltre agli italiani (108), il gruppo più numeroso è quello dei rumeni (84) ) e quello dai cittadini del Marocco (66). A distanza Tunisia (24), Algeria (20), Albania (14), Polonia (13) e Somalia (11). E ancora l’utente medio ha 44 anni ma, l’età media degli italiani risulta più alta (48 anni) rispetto ai cittadini stranieri (42 anni).
Un altro dato significativo è quello legato alla provenienza degli ospiti: circa la metà, ovvero 278, hanno esibito un documento valido che ha permesso di accertare la residenza. Tra questi 99 sono risultate residenti a Firenze e già a carico di un Siast (e ospitate almeno una volta dal sistema delle accoglienze); 26 le persone residenti a Firenze ma non in carico ai servizi sociali (e mai entrata nel sistema delle accoglienze); 153 le persone residenti in altre città. Dati che confermano come l’utenza dell’accoglienza invernale sia composta per la metà da persone senza domicilio o residenza cui si aggiungono un discreto numero di persone provenienti da altre città. Su 559 persone, infatti, soltanto 125 erano residenti a Firenze.
L’accoglienza invernale 2010/2011 ha visto l’introduzione del contributo simbolico di un euro a notte per la permanenza per periodi superiori a 15 giorni nelle strutture (con deroga per alcuni progetti mirati e per le mamme con figli minori). Sono stati raccolti 8.000 euro che sono stati versati in un apposito fondo per le politiche attive, ovvero per quegli interventi dedicati alle persone senza fissa dimora per favorire il loro reinserimento nella società. Con questa cifra sono stati attivati diversi percorsi in diversi ambiti: autonomia lavorativa, formativo di inserimento in una cooperativa, abitativo. Tra questi l’assessore ha ricordato due progetti per altrettanti uomini ultracinquantenni per i quali sono state attivate due borse lavoro: il primo ha acquistato, anche grazie a un contributo reperito dal fondo ad hoc della Diocesi, un furgoncino e avviato una attività in proprio; il secondo ha trovato occupazione in una cooperativa sociale impegnata nella manutenzione del verde. Un terzo progetto ha riguardato una famiglia ed è stato utilizzato per coprire la caparra per il reperimento di un alloggio sul libero mercato degli affitti. (mf)