Associazione Museo del Ciclismo, Gruppo PdL: "Un errore non coinvolgere la famiglia Bartali nella gestione, così facendo si rischia di non avere né il nome né i cimeli"
Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella e dei consiglieri Mario Tenerani e Francesco Torselli
“Consideriamo un vero errore la costituzione di una nuova associazione costituita da Comune di Firenze, provincia di Firenze e Comune di Bagno a Ripoli per il Museo “Gino Bartali” senza il coinvolgimento della famiglia Bartali. Il coinvolgimento diretto della famiglia è fondamentale per la riuscita del museo, per il suo rilancio e per la valorizzazione dei cimeli custoditi oggi all’interno.
Gli unici titolari del nome del grande campione è la famiglia, come la famiglia è la proprietaria dei cimeli, inparticolare la moglie è la legittima erede; senza il consenso della famiglia, dei titolari dell’uso del nome e dei cimeli ogni museo sarebbe illogico e soprattutto non avrebbe al suo interno i cimeli del campione.
Da molti anni il museo verte in gravi difficoltà, perché solo ora l’amministrazione si accorge di queste difficoltà?
Perché gli enti locali coinvolti non hanno fatto niente in questi anni per risolvere alcune criticità? Prima tra tutte le tensioni tra l’associazione “amici del museo del ciclismo Gino Bartali” e il circolo Arci “l’Unione” di Ponte a Ema? Quali sono i motivi di tensione? Di chi la responsabilità?
Ci domandiamo a cosa serva la costituzione di una nuova associazione, il cui compito tra l’altro sarebbe soltanto quello di mettere a bando di gara la gestione del Museo.
Crediamo invece che gli enti debbano procedere al più presto all’assegnazione della gestione del Museo Bartali a chi crede veramente nel progetto, a chi dimostra capacità imprenditoriali, presentando un piano di valorizzazione e promozione del museo, unito ad un piano economico finanziario che consenta una corretta gestione.
Rimaniamo sconcertati pensando che per la costruzione del museo sono stati spesi 1.250.000 euro ed oggi il museo è aperto soltanto il venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 ed il sabato mattina dalle 9.00 alle 13.00, mentre tutti gli altri giorni rimane chiuso”.
(fdr)