Governo Monti, l'assessore Giachi: «Il presidente del Consiglio ha ragione, senza donne e giovani non c'è crescita»
«Per rilanciare la crescita dobbiamo offrire ai nostri lavoratori, donne e giovani, una nuova prospettiva che metta al centro la persona e non gli interessi di pochi». E’ quanto ha dichiarato l’assessore ai giovani e alle pari opportunità Cristina Giachi commentando i passi della relazione del Presidente del Consiglio Mario Monti al Senato nel quale il premier ha sottolineato che donne e giovani sono il motore dell'Italia, la punta di diamante del sistema Paese.
«Fino a poche settimane fa – ha aggiunto l’assessore Giachi – le questioni poste dal futuro delle nuove generazioni e dalla domanda di parità avanzata dalle donne continuavano ad essere affrontate per lo più in maniera retorica, con grandi dichiarazioni di principio sull’importanza della famiglia e paralizzanti conflitti sulla sua definizione. Le parole del presidente Montiribaltano anzitutto lo slogan di questi ultimi anni secondo il quale chi può si arrangi e gli altri pazienza: ora, invece, donne e giovani diventano protagonisti del programma di azione del governo.
Si è capito finalmente che solo l’immissione di risorse nuovee l'attivazione di tutte le energie disponibili possono garantire un rafforzamento vero del tessuto imprenditoriale e l’ammodernamento della pubblica amministrazione».
«Lo sforzo, e Monti lo ha capito perfettamente – ha proseguito Cristina Giachi – è quello di non abbandonare una generazione che ha ereditato la crisi e la subisce sulla propria pelle. Non dimentichiamo che è proprio questa pesante eredità che haallontanato e allontana le nuove generazioni dal proporsi come protagonisti della vita politica e del mercato del lavoro».
«La valorizzazione del capitale umano delle donne, oltre che delle nuove generazioni – ha concluso l’assessore - è fortemente legata all’espansione delle opportunità che si possono trovare, o contribuire a creare, nel mondo del lavoro. Per questo ci attendiamo un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo e una profonda attenzione alle dinamiche della conciliazione vita-lavoro. Si tratta di scelte fondamentali per far in modo che le energie di tante donne e di tanti giovani possano trasformarsi in prodotti e servizi in grado di stimolare nuova occupazione e crescita. Il resto del mondo continua a crescere e a cambiare sempre più velocemente, non possiamo rischiare, per il nostro paese, una marginalizzazione irreversibile e definitiva. (fn)