Assegnazione alloggi popolari, De Zordo e Grassi: "Gli uffici smentiscono i dati forniti dall'assessore Fantoni la scorsa settimana"
“L’Assessore Fantoni nell’ultima conferenza stampa aveva fornito dati riguardo al numero di assegnazioni di alloggi popolari da parte del Comune che non ci tornavano affatto; ne abbiamo chiesto conferma agli uffici, a cui va il nostro ringraziamento, che ci hanno fornito dati molto diversi e in antitesi con le conclusioni che l’Assessore ha tratto nel suo comunicato”. Lo affermano i consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi.
“Quando l’Assessore afferma nel suo comunicato che nel 2006sono stati assegnati 13 alloggi al mese, nel 2007 una media di 15, nel 2008 invece circa 16 e nel 2010 sono stati consegnaati 360 alloggi, in realtà i dati forniti dagli uffici ci danno i seguenti dati 23, 25, 12, 20 alloggi/mese assegnati rispettivamente negli anni 2006, 2007, 2008, 2009 e 309 alloggi complessivi nel 2010, mentre per l’anno 2011 la situazione peggiora nettamente con solo 170 alloggi assegnati: una situazione con notevoli e significative differenze – affermano i due consiglieri –. Registriamo quindi un calo delle assegnazioni degli alloggi nell’ultimo anno nonostante l’emergenza e la richiesta abitativa da parte dei cittadini cresca a causa prima di tutto della crisi economica. Anche il dato del 2010, se si considera che sono stati sbloccati i fondi derivanti dagli affitti dal 2003 e che la Regione Toscana ha stanziato 130 milioni di euro con bandi straordinari, viene assai ridimensionato nella sua portata.”
“Condividiamo in parte le preoccupazioni dell’Assessore Fantoni per il futuro sul tema della casa ed è per questo che abbiamo, già da tempo, sia chiesto di conoscere lo stato degli alloggi non ancora assegnati perché mancanti dell’adeguata manutenzione, sia richiesto i preventivi delle manutenzioni effettuate nell’ultimo anno con i fondi regionali, in quanto dai resoconti sul sito della Regione sembrerebbe che Casa Spa abbia rendicontato in diversi casi una spesa anche superiore ai 40.000 € per il recupero di ogni alloggio: con quella cifra non si ristruttura un alloggio popolare, manca poco che lo si costruisca nuovo. Vigileremo sull’intero tema e chiederemo chiarimenti qualora ci sia qualcosa che non ci sembra realistico, sperando di non doverci nuovamente imbattere in dati che fanno fare all'Amministrazione una figura migliore di quella che merita” hanno concluso De Zordo e Grassi.
(fdr)