Vendita Teatro Comunale, De Zordo e Grassi: "Un flop che ci costa caro"
Questo l’intervento dei consiglieri Ornella De Zordo e Tommaso Grassi
“Il mutuo da 35,6 milioni di euro acceso per far comparire nel bilancio del Comune i proventi della presunta, e per ora fallita, alienazione del Teatro Comunale rischia di costarci caro.
In previsione della vendita, il mutuo è stato stipulato a un tasso alto collegato all'andamento dello spread e motivato dal periodo di pre-ammortamento (2 anni) senza interessi nel quale sarebbe stato possibile estinguere con ridotte penali in qualsiasi momento il debito acceso. Ma il bene immobile non solo non è stato venduto, a distanza di due anni dalla prima asta, ma nel provvedimento dirigenziale datato 11 novembre si legge che si sospendono da parte del comune "ulteriori tentativi di vendita". Dunque non beneficeremo della mancanza di penale e continueremo a pagare il tasso alto del mutuo: una perdita secca per le casse comunali.
Per di più, il rischio sotteso a questa operazione è che l'amministrazione sia tentata di consentire interventi speculativi per invitare potenziali acquirenti, magari aumentando la quota di residenze di pregio e eliminando gli alloggi ERP e a canone calmierato (come sta accadendo per la Manifattura Tabacchi). O magari abbassando ulteriormente il prezzo.
Qualunque sia la strada che verrà intrapresa, nel caso del Teatro Comunale sarà una perdita per la collettività, che si ritroverà o privata di un bene svalutato dalla permanenza sul mercato, o con un mutuo costoso che deve tappare il buco della mancata vendita. E ribadiamo quel che abbiamo inutilmente detto in fase di discussione del Bilancio, e cioè che l'intera operazione che ha consentito di mettere a bilancio beni immobili da alienare senza aver alcuna sicurezza della loro vendita è stata azzardata e si dimostra fallimentare”.
(fdr)