Tramvia, De Zordo: "Mille rischi per la cantierizzazione della linea 2 e fantascientifico il sottoattraversamento del centro storico"

"L'assessore Mattei non chiarisce le criticità evidenziate da tempo"

Questo l’intervento della capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo

“Partono i cantieri della linea 2 della tramvia con mille rischi perché non si conoscono ancora gli impatti sul territorio e sul traffico cittadino. L'intervento in aula dell'assessore Mattei non tranquillizza perché lascia aperte le criticità già evidenziate. A preoccupare sono in particolare i cantieri sulla strettoia di via di Novoli con la casa colonica vincolata, il viadotto sopra il ponte sul Mugnone, l’attraversamento dell’edificio del Mazzoni e dei viali Belfiore e Rosselli.
L'Amministrazione Comunale non ha voluto fare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), anche se sarebbe stata indispensabile, per approfondire e verificare al meglio gli impatti critici e i piani di circolazione compatibili con le cantierizzazioni e con il trasporto esterno dei materiali di risulta in allontanamento e in arrivo per l'approvvigionamento.
In particolare non è ancora dato sapere delle possibili soluzioni che permettano di non avere congestioni inaccettabili del traffico, causa la contemporaneità dipiù cantieri in sovrapposizione. Inoltre gli effetti dei cantieri della tramviasi sommeranno a quelli dei cantieri dell'Alta Velocità.
Con l'approvazione del Piano Strutturale avevamo proposto che la linea 2 della tramvia venisse sostituita dall'utilizzo dei binari ferroviari esistenti da Peretola a S.M Novella, attivando un metrotreno Porta a Prato/Leopolda-Puccini-Cascine-Piagge, già previsto del resto come futura linea 4, e integrando semmai con l'altra linea 5 da Careggi a Novoli, riducendo impatto, costi e tempi di realizzazione. Ma le nostre proposte alternative non furono accolte.
E' invece fantascienza l'ipotesi di sottoattraversamento del centro storico da parte della tramvia, che per definizione deve essere un mezzo agile, con fermate molto ravvicinate e, auspicabilmente, connessioni con altri mezzi di trasporto pubblico locale, tutte condizioni negate dal suo interramento. Inoltre, rileviamo non solo i costi astronomici (in project financing) e i tempi imprevedibili di realizzazione che esso comporterebbe, ma anche le soluzioni tecniche finora indicate: inimmaginabili le fermate sotterranee a 15-17 metri di profondità, con ascensori, scale mobili e uscite esterne in piazza S.Croce e in piazza della Repubblica! E la dice lunga l'affermazione del sindaco Renzi, secondo il quale il bussines plan e il progetto definitivo della linea sotterranea verranno fatti per fine mandato, lasciando quindi al suo successore la gestione di un'opera di cui si è magari finanziato il progetto ma che ben difficilmente sarà realizzato”.

(fdr)