Linee 2 e 3 della tramvia, Razzanelli: "Non ci si venga a dire che i fiorentini le hanno volute, il referendum del febbraio 2008 bocciò il passaggio in Duomo e i due progetti"

"Renzi dimostri di amare davvero la sua città e proceda subito alle necessarie modifiche"

“L’assessore Mattei non può venirci a dire, oggi, che i fiorentini hanno scelto di far realizzare questo progetto delle linee 2 e 3 della tramvia. Nel referendum del febbraio 2008, infatti, la maggioranza dei fiorentini – contro ogni previsione – si espressero in modo inequivocabile: no al passaggio della linea 2 da piazza Duomo, no al progetto del sistema tramviario com’era stato concepito dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi anni a Firenze”. Questa la dichiarazione del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli.
“Diamo atto al sindaco Renzi di aver recepito, fin dove gli era politicamente possibile, questa volontà dei cittadini, pedonalizzando piazza Duomo – ha aggiunto il capogruppo del Carroccio –, adesso però deve fare di più: apporti subito i correttivi necessari per rendere la linea 2 più efficiente e meno invasiva, dal momento che è fondamentale per la mobilità cittadina collegando la città con funzioni primarie come l’Università e il nuovo Tribunale, e garantendo l’accesso a Firenze dall’uscita autostradale.
Innanzitutto, si sfruttino i binari ferroviari per far arrivare la linea direttamente alla stazione di Santa Maria Novella dal collegamento con la stazione dell’alta velocità in viale Redi. Grazie a questa soluzione, si risparmiano un centinaio di milioni di euro e non si tocca né la Palazzina Mazzoni, né l’incrocio – cruciale per i flussi del traffico fiorentino – di viale Belfiore con via Guido Monaco. La seconda modifica necessaria è l’interramento della tramvia in via di Novoli-Forlanini per evitare la costruzione di quel viadotto che grida vendetta per qualunque fiorentino che ami la sua città. La terza è la realizzazione della linea 4,che garantirebbe il collegamento con il polo ospedaliero di Careggi, cancellando definitivamente l’assurdità della linea 3. Infine, si pensi da subito al proseguimento verso il Polo Scientifico di Sesto”.
“Non ci si venga a dire che serve troppo tempo per realizzare queste varianti: l’esperienza della linea 1, che ha visto triplicare i costi con 65 varianti in corso d’opera, dimostra che se si parte da un progetto sbagliato si va incontro a un disastro annunciato. Renzi dimostri veramente di amare la sua città apportando queste necessarie modifiche, e non si pieghi ai diktat della sua maggioranza, come ha fatto con la stazione Foster”.

(fdr)