Firenze ricorda ‘l'umanesimo cristiano' di Fioretta Mazzei

Questa mattina, a Palazzo Vecchio, convegno sulla collaboratrice di Giorgio La Pira scomparsa nel 1998

Fede e impegno civile, carità e apertura verso il prossimo, coraggio e amore per la sua città. Questo e altro è stata Fioretta Mazzei, alla quale questa mattina, nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, è stato dedicato il convegno ‘Fioretta Mazzei in Palazzo Vecchio (1951-1995): un lungo sodalizio con Firenze nel nome dell’Umanesimo cristiano’.
All’iniziativa, promossa dall'Associazione Internazionale ‘Fioretta Mazzei’, erano presenti, tra gli altri, l’assessore all’università e alle politiche giovanili Cristina Giachi, l’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori, Maurizio Naldini, Vittorio Possenti e Giovanna Carocci.
«L’appuntamento di oggi – ha sottolineato l’assessore Giachi - è un’occasione per ricordare, senza retorica, l’impegno di una nostra grande concittadina che laica consacrata, insegnante ed educatrice di migliaia di giovani, servì la sua amata Firenze con un impegno civile straordinario. Eletta in consiglio comunale dal 1951 al 1995 quasi consecutivamente, Fioretta Mazzei ha segnato la sua presenza con un’operosità senza clamori fatta di cose concrete affrontate e risolte: a cominciare dagli anni della grande povertà post-bellica quando il sindaco Giorgio La Pira affidò a lei, allora ventottenne, e a Pino Arpioni, le cosiddette iniziative ‘samaritane’: il latte ai bambini nelle scuole e la ‘battaglia’ quotidiana per risolvere le necessità più stringenti della povera gente».
«Sono profondamente contenta – ha aggiunto l’assessore Giachi – di portare questo saluto a un’iniziativa per Fioretta Mazzei perché lei ha testimoniato, proprio per la logica della concretezza che ispirava il suo agire, che la politica può declinare in concreto l’adesione a un grande di senso fondativo come l’essere cristiani»
Fioretta Mazzei nasce a Firenze il 6 settembre 1923. La famiglia, di antica nobiltà fiorentina, ha una viva tradizione cristiana. Nei primi anni Quaranta conosce Giorgio La Pira a casa propria, dove il padre Jacopo ospitava spesso il giovane professore di Diritto romano. A partire dal 1944 Fioretta frequenta la Messa di San Procolo, rivolta ai più poveri di Firenze. Intanto, con altre amiche, si occupa dei ragazzi del suo quartiere, San Frediano, spesso trascurati o in situazioni di povertà. Nel corso della sua carriera non interromperà mai l'attività di aiuto ai bisognosi: la sua casa sarà sempre aperta a persone in difficoltà con cui intratterrà un rapporto educativo e fraterno. Nel 1951 La Pira è eletto sindaco di Firenze e la porta con sé come consigliere comunale coinvolgendola anche nella sua azione politica e amministrativa: la collaborazione si interromperà solo nel 1977, con la morte dello statista. I due sono protagonisti di importanti progetti di pace, specialmente nell'ottica della conciliazione in Medio Oriente e della distensione tra i blocchi. Dopo aver svolto più volte il ruolo di assessore (pubblica istruzione, gioventù e cultura, sicurezza sociale) la Mazzei diventa nel 1990 presidente della commissione per la pace, un organismo pensato dalle autorità municipali proprio per lei, e in questa veste promuove il gemellaggio tra Firenze e Nazareth. Muore a Firenze l'11 novembre 1998, offrendo le sue sofferenze a Cristo per la causa della pace in vista del Grande Giubileo che ha aperto il terzo Millennio cristiano. (fn)