Edilizia residenziale pubblica, i canoni di affitto devono essere stabiliti utilizzando l'Isee e non solo il reddito imponibile

Il Lode fiorentino chiede alla Regione la modifica della legge 96. L'assessore Fantoni: "Non ci sono risorse per interventi sugli alloggi liberi e da riassegnare"

“Le politiche in favore delle fasce più deboli della popolazione registrano il totale disinteresse da parte del Governo. Basti pensare che per i prossimi anni non è previsto un euro per l’Edilizia residenziale pubblica”. Ciò è quanto denuncia l’assessore alla casa e coordinatore Lode (Livello ottimale di esercizio) che comprende tutti i 33 comuni dell’area fiorentina.
“In questi ultimi anni – aggiunge l’assessore Fantoni – nel nostro territorio sono state comunque impiegate ingenti risorse per le politiche abitative. Ciò ha portato, ad esempio, da inizio legislatura, ad assegnare a Firenze una media di circa 22 alloggi al mese contro i 13 del 2006, 15, del 2007 e 16 del 2008. Una quota importante di questi alloggi è costituita dai cosiddetti alloggi di risulta, alloggi rilasciati dagli assegnatari, risistemati e poi riassegnati. Solo a Firenze, in questo modo, abbiamo assegnato, nel periodo, circa 360 alloggi. Un numero importante che si è potuto raggiungere grazie a risorse straordinarie messe a disposizione dalla Regione Toscana, per i 33 comuni dell’area fiorentina un importo di circa 10 milioni di euro”.
“Tutto a posto? Purtroppo no – prosegue l’assessore Fantoni – perché siamo di fronte ad uno squilibrio economico strutturale del sistema di gestione. Ciò che i Comuni incassano non è infatti sufficiente a fare fronte alle necessarie manutenzioni ed in particolare modo a quelle obbligatorie per riassegnare gli alloggi che si liberano. Ecco dunque che, dopo l’impiego di importanti risorse ma straordinarie, oggi mancano nuovamente le risorse e prospettive di finanziamento per gli interventi di manutenzione sugli alloggi Erp liberi e da riassegnare, ovvero per circa 140 alloggi nell’intera area fiorentina”.
Per questa ragione, l’esecutivo e l’assemblea Lode dell’8 novembre ha approvato un atto di indirizzo nel quale viene richiesto a Casa Spa (soggetto gestore del patrimonio Erp dei 33 Comuni dell’area fiorentina) di considerare assegnabili gli alloggi liberi che non necessitano di lavori che non siano strettamente legati alla sicurezza dei futuri inquilini e di procedere alle relative manutenzioni conformemente.
L’assessore Fantoni, insieme ai colleghi Giuliano Biancalani (Barberino di Mugello), Pier Natale Mengozzi (Campi Bisenzio), Ivana Niccoli (Sesto Fiorentino) e Federico La Placa (Signa), ha però lanciato anche un appello: “I Comuni dell’area fiorentina sono a disposizione per offrire il proprio contributo in una logica costruttiva perché la Regione possa intervenire con urgenza e modifichi la legge 96/96 (la legge che stabilisce i principali criteri di gestione del patrimonio Erp) in nome dell’equità”.
“Le risorse da canone d’affitto – conclude l’assessore Fantoni – non sono sufficienti a garantire tutte le opere di manutenzione necessarie e tanto meno consentire investimenti. Oggi procediamo confidando in contributi straordinari ma i problemi che occorre affrontare si presentano ordinariamente e perciò è doveroso trovare e definire insieme un sistema che a regime garantisca risorse certe. Oggi, ad esempio, secondo la legge regionale vigente, l’ammontare dell’affitto è stabilito esclusivamente dall’aspetto relativo al reddito dichiarato, senza tener conto dello stato patrimoniale mobiliare, ovvero di somme sul conto corrente. Siccome una casa popolare costituisce concretamente un servizio sociale, riteniamo che vadano introdotti con urgenza criteri di equità per la definizione del canone attraverso indicatori patrimoniali come Ise e Isee, che danno una fotografia certamente più corretta.(fd)