San Lorenzo, Stella (PdL): "Spostando 90 attività da Piazza San Lorenzo si mette in crisi un tessuto commerciale importante colpendo oltre 300 famiglie"
Questo l’intervento del capogruppo del PdL Marco Stella
“Spostando 90 attività da Piazza San Lorenzo si mette in crisi un tessuto commerciale importante, colpendo oltre 300 famiglie. Se l’obiettivo era far chiudere 90 attività la strada è quella giusta.
Il progetto presentato dal Vice Sindaco Nardella agli operatori di San Lorenzo che prevede lo spostamento della attività da piazza San Lorenzo, posizionandone alcune in piazza del Mercato e altre tra largo Annigoni e l’ex mercatino multietnico in lungarno Pecori Giraldi dimostra la poca conoscenza da parte di questa amministrazione delle dinamiche del commercio.
Crediamo che sull’area di San Lorenzo ci sia molto da fare, ed alcune criticità evidenziate dall’amministrazione comunale ci trovano d’accordo, come una diversa sistemazione dei banchi o la necessità di dotare tutti di banchi architettonicamente compatibili con il contesto esterno,ma non possiamo condividere la soluzione proposta di uno spostamento.
Abbiamo avuto modo di vedere il progetto presentato dagli operatori di una diversa sistemazione delle attività in Piazza San Lorenzo, e crediamo che il progetto di riqualificazione presentato dagli ambulanti rappresenti un punto di equilibrio tra esigenze dell’amministrazione e tutela delle attività e dei lavoratori. Un progetto che ci sentiamo di condividere.
Gli operatori hanno sempre dimostrato di essere pronti a qualsiasi confronto, partendo però da un punto: il posto di lavoro non si tocca. Dietro ogni attività vi sono famiglie, mutui accesi, impegni presi; l’annunciato spostamento di alcune attività su San Lorenzo dimostra la leggerezza con cui Renzi amministra questa città.
In un momento di crisi come questo le amministrazioni si trovano quotidianamente a combattere per mantenere i livelli occupazionali, rimaniamo sconcertati da questo atteggiamento di una amministrazione di centrosinistra che invece di lottare per i lavoratori vuole addirittura mandare a casa oltre 300 famiglie.
Il mercato di San Lorenzo è una risorsa per Firenze, credo che su questo non possa esserci nessun dubbio, parla la sua storia.
I lavori per la costruzione del mercato al chiuso, dove oggi si trovano i generi alimentari,iniziarono nel 1870 e si conclusero nel 1874 con un grande evento: l'Esposizione Internazionale d'Orticoltura. Il mercato all’aperto è da sempre stato esperienza di integrazione, un vero e proprio mercato multiculturale, simbolo dell’accoglienza a Firenze.
Auspichiamo che dopo le dichiarazioni del Vice Sindaco i tavoli di trattativa non siano chiusi, ma prevalga il buon senso e si prenda in seria considerazione l’ipotesi presentata dagli operatori”.
(fdr)