Arno, Spini: "Che fine ha fatto il Codice dell'Ambiente il cui decreto di attuazione non è mai stato varato"
"La legge sulla difesa del suolo del 1989 è stata superata dal "Codice dell'Ambiente" del 2006 il cui decreto per l'attuazione non è mai stato varato. Per questo, deve essere uno dei primi unti all'ordine del giorno di qualsiasi governo, soprattutto in relazione alle alluvioni di questi giorni e a quella di Firenze 45 anni fa e ai fondi non spesi per l'Arno". Lo ha detto il presidente della commissione Affari Istituzionali Valdo Spini già ministro dell'Ambiente nel governo Ciampi che ieri è intervenuto in Consiglio comunale su questo tema. "Il Codice dell'Ambiente una legislazione generale in campo ambientale. Tale codice prevede l'istituzione di Distretti idrografici e delle relative 'Autorita' di bacino, distrettuali, affrontando il problema della governance, cioé del coordinamento e dell'efficienza della gestione delle competenze in ambito della difesa del suolo in rapporto a un determinato fiume". Spini si è chiesto come mai il relativo DPCM, cioè Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, non sia stato ancora emanato e questo a fronte della gravità, dimostrata negli anni, dell’urgenza e dell’importanza del problema . Si tratta - ha detto Spini- di uno dei primi punti da mettere nell’agenda di qualsiasi governo." E per quanto riguarda l'allarme lanciato dal segretario dell’autorità di bacino dell’Arno Gaia Checcucci circa i 105 milioni di euro stanziati e non spesi per l’Arno, Spini ha sollecitato "una presa di posizione dei ministeri competenti per quanto riguarda i poteri e le responsabilità delle autorità centrale nonchè della Regione e degli enti locali per quanto di loro competenza e si è domandato che cosa avverrà dei fondi non spesi alla fine dell’anno in questo clima di emergenza economica e finanziaria" (lb)