"Firenze ci sta a cuore", al via la seconda edizione dell'iniziativa ideata da Alberto Locchi
Questo l’intervento del consigliere di Lista Galli Cittadini per Firenze Alberto Locchi
“Il progetto "Firenze ci sta a cuore" (corso istituzionale di rianimazione cardio-polmonare negli Istituti superiori fiorentini), da me ideato e votato all'unanimità in Consiglio comunale nel novembre del 2009 sta per vivere la sua 2° edizione.
L'anno passato 400 studenti di cinque Licei fiorentini usufruirono del corso e, a maggio, ebbero il piacere di vedere loro consegnato il diploma di partecipazione nel Salone de' 500 di Palazzo Vecchio.
Quest'anno, ad oggi, i Licei che hanno aderito all'iniziativa sono 10, con un coinvolgimento di circa 1200 ragazzi! Quindi l'impegno dei "formatori" volontari di Misericordie, Pubbliche Assistenze e Croce Rossa che materialmente erogheranno il corso sarà, come ben si capisce, enorme.
Oltre al Comune (che anche quest'anno patrocinerà l'iniziativa) attraverso l’Assessorato alle Politiche Socio Sanitarie, sin da subito vicino a "Firenze ci sta a cuore", anche l'Associazione onlus "Nicco Testini" (nata un paio di anni fa per il volere dei genitori di un giovane morto improvvisamente in discotecaper un problema cardiaco e che si prefigge di insegnare la rianimazione cardiopolmonare e l'uso del defibrillatore semiautomatico al personale laico e non) ha deciso di aiutarci, organizzando per il 24 novembre, all'Otel di Firenze, un concerto di beneficenza il cui ricavato sarà usato per coprire le spese di "Firenze ci sta a cuore".
E' interessante sottolineare come, nel 2011, "Firenze ci sta a cuore", abbia avuto una risonanza che ha attraversato anche i confini di Firenze e della Toscana: Sesto Fiorentino pare che voglia adottare la stessa iniziativa sul proprio comune già da quest'anno con un coinvolgimento di più di 300 studenti, l'ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri), in occasione del 50° anniversario della rianimazione cardiopolmonare del mondo, mi ha invitato al loro congresso di Roma perché fossero relazionati dell'iniziativa (unica nel suo genere in Italia organizzata da un'Amministrazione comunale ed in tal senso istituzionalizzata ) e, non per ultimo, il fatto che IRC ed American Heart (i due massimi organi scientifici cardiologici mondiali) si siano assai interessati all'iniziativa, l'abbiano patrocinata e, cosa per lo meno particolare, si siano accordati su una gestione comune delle linee guida che identificano i protocolli di rianimazione di "Firenze ci sta a cuore".
Insomma, un successo inaspettato di questo corso che va al di là del semplice insegnamento di manovre atte a salvare un paziente in arresto cardio-respiratorio, ma che porta direttamente in classi scolastiche il volontariato facendo capire allo studente l'importanza del mettersi a disposizione di chi soffre dedicando qualche ora del proprio tempo libero.
Nel presentare ieri in Consiglio comunale la 2° edizione di "Firenze ci sta a cuore", ho anche invitato tutti i presenti (circa 120 persone) ad alzare la mano per indicare se sapessero fare, in caso di necessità, una corretta rianimazione cardiopolmonare. Come previsto (la media nazionale purtroppo è questa...) solo 8 persone l’hanno alzata.
Il 21 gennaio alle ore 9, quindi, ho invitato tutti nel salone dei 200 per fruire del corso "Firenze ci sta a cuore", perché anche i consiglieri stessi, gli assessori, il sindaco e gli impiegati comunali sappiano come comportarsi in una situazione di emergenza.
Sono curioso di sapere quanti aderiranno ad un'iniziativa così civica o di quanti, viceversa, come troppo spesso accade quando si parla del male, metteranno la testa sotto la rena come gli struzzi…”.
(fdr)