Morte Silvano Peruzzi, Albini (Pd) ricorda il 'Colonnello'

La consigliera del Pd Tea Albini ha ricordato oggi in Consiglio comunale Silvano Peruzzi importante esponente del Partito Comunista italiano scomparso a 91 anni la notte scorsa. Peruzzi ha iniziato la sua militanza politica nelle fila del PCI nel 1945 diventando segretario comunale a Bagno a Ripoli. Fu poi assessore sempre a Bagno a Ripoli, entrò nella segreteria nazionale e nell'organizzazione giovanile comunista diventando responsabile dell’ufficio della federazione fiorentina del PCI. Fu eletto nel 1970 nella circoscrizione di Firenze con quasi 4mila preferenze ed entrò nel gruppo di Palazzo Vecchio. Ecco il ricordo della consigliera Albini:

“La mia generazione ha imparato molto da Silvano detto ‘Il Colonnello’ perché ha formato la classe dirigente e aiutato a crescere tanti di noi che in hanno visto la trasformazione di un giovane nato 91 anni fa e che ha percorso tutta la vicenda politica del Partito Comunista dalla lotta partigiana fino alla sua ultima esperienza nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto Gramsci. In questo senso Silvano si è occupato qui, in Firenze, di tutto quello che ha fatto parte dell’elaborazione politica, quella che si chiamava la classe operaia che poi è diventata la storia del Partito comunista italiano. Silvano è stato una persona importante non solo per le cariche ma anche per il rigore morale con cui ha amministrato il gruppo del PCI in Palazzo Vecchio e da dirigente politico come ha amministrato la politica all’interno del grande partito che è stato Partito comunista . Silvano a fatto tutto il percorso dal dal movimento partigiano fino alla sua esperienza di capogruppo nel Consiglio comunale; ha ritenuto che la sua esperienza maggiore e più significativa sia stata all’interno di questi banchi da dove ha conosciuto i problemi veri della città ma soprattutto la gente che individuava nel Partito Comunista un punto di riferimento importante per il miglioramento della qualità della vita ma soprattutto perché in quel partito riconosceva i grandi ideali che avevano animato la sua e la nostra generazione. Vorrei chiudere con un espressione cara a Peruzzi e che fa parte delle grandi frasi espresse da un altro comunista il compagno Berlinguer che diceva, e con questo saluto il Colonnello: "Non ci può essere invettiva, fantasia, creazione del nuovo se si comincia dal seppellire se stessi, la propria storia e realtà”
 

(lb)