45° Alluvione, Razzanelli: "Il momento di unione fortissima che la città visse ci sia di esempio"

Questo l’intervento al consiglio comunale straordinario per celebrare il 45° anniversario dell’Alluvione del 4 novembre 1966 di Mario Razzanelli

“Mi sono trovato con la mia famiglia a vivere direttamente la tragedia che colpì Firenze il 4 novembre 1966. All’epoca, ci eravamo da poco trasferiti in via Bolognese, ma molte delle nostre cose erano rimaste nell’appartamento dove abitavamo in precedenza in via Scipione Ammirato che fu alluvionato. Con mio fratello partimmo in auto da via Bolognese, nel tentativo di riuscire a fare in tempo a mettere in salvo le nostre cose, nonostante fossimo stati avvertiti che l’acqua stava già arrivando. Fummo costretti a fermarci in piazza Oberdan. Di lì a poco assistemmo direttamente alla furia devastatrice delle acque, che fecero letteralmente esplodere le mura della tipografia Marzocco. Da quel momento, come capo reparto Scout del Firenze XXI, mi adoperai come tanti, tantissimi altri fiorentini, ad aiutare a liberare le strade dal fango.
Fu grazie all’opera di quei tanti volontari, ma anche all’incoraggiamento e alla vicinanza che il sindaco Bargellini seppe dimostrare in quelle ore cruciali, che Firenze tornò alla vita. Anche per questo voglio ringraziare per la loro presenza le sue figlie, oggi qui con noi a ricordare il 45° anniversario di quell’evento così drammatico per la nostra città.
Per un mese e mezzo i fiorentini lavorarono tutti insieme, senza nessuna distinzione di colore politico o di altre appartenenze. Quel momento di unione fortissima di Firenze ci dovrebbe ispirare ancora oggi”.

(fdr)