I monaci buddisti cantano per Firenze. Stasera a Palazzo Vecchio concerto di Shingon-Shomyu di Koyasan col Coro Gregoriano e la Scuola Ranzan
Un concerto di monaci buddisti per ringraziare Firenze per il sostegno dato al Giappone dopo il terremoto e uno scambio di doni preziosi per suggellare la profonda amicizia che lega i due popoli. Il “Concerto di Shingon-Shomyo di Koyasan”, un canto liturgico antico di oltre 1200 anni e paragonabile al canto gregoriano di tradizione cristiana si svolgerà stasera alle 18 nel Salone dei Cinquecento. E’ organizzato dall’associazione culturale giapponese Tokaghe in collaborazione con il Comune di Firenze. A presentarlo stamani in Palazzo Vecchio c’era il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani insieme ad una delegazione del Buddismo Shingon di Koyasan, della scuola femminile di Otsuma Ranzan e del Coro Gregoriano di Firenze. “Questo concerto – ha detto il presidente Giani- rappresenta un significativo esempio di incontro interculturale e interreligioso e rappresenta il lato civico di una visita mirata agli scambi culturali e religiosi che coinvolge la Curia Fiorentina e anche il Vaticano dove la delegazione si recherà in visita ufficiale”. Giani ha sottolineato il profondo coinvolgimento emotivo che a Firenze ha suscitato la tragedia giapponese: “Siamo coinvolti e vicini al Giappone – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale- e siamo onorati di poter ospitare un evento così importante”. L’incontro di stamani si è concluso con uno scambio di doni importante. Giani, nome del sindaco Renzi, ha consegnato alla delegazione giapponese una medaglia che viene donato a personalità di spicco. Incisi nell’acciaio satinato ci sono i palazzi simboli di Firenze. Fra gli altri doni il volume della Divina Commedia illustrato dal Dorè e il Fiorino. Da parte dei monaci è stato donata al sindaco una lettera autografa da parte del ‘papa’ dei buddisti Koyasan, un copricapo samurai lavorato a mano, un’incisione giapponese “kakejku”, un lenzuolo di seta colorato che per tradizione viene appeso alle finestre il giorno della festa dei bambini che in Giappone ricorre il 5 maggio.
Il programma del concerto nel Salone dei Cinquecento nel quale si esibiranno 20 monaci rappresenta un ringraziamento verso i cittadini fiorentini, una preghiera a tutti coloro i quali hanno perduto la vita in un tale disastro, oltre che un messaggio di solidarietà verso i sopravvissuti, al fine di accendere una “luce di speranza” per il futuro (indicata dalla calligrafia “Kizuna” – solidarietà – preparata dai giovani giapponesi). "Dopo l'11 marzo- hanno detto i rappresentanti della delegazione- – giorno in cui il terremoto di M9,0 ha colpito il Giappone – la popolazione giapponese ha ricevuto sostegno da tutto il mondo, non solo materiale ma anche di solidarietà e umana condivisione, che ci hanno dato il coraggio per affrontare e superare una tragedia indimenticabile. Adesso il Giappone sta cominciando a camminare sulla via della ricostruzione, con grande riconoscenza a tutti coloro che ci hanno sostenuto" (lb)
Si allega il programma del concerto
Art Culture Creative Education Center
Presidente Atsuko Kaneda
(Direttore della musica del “Solidarietà oltre la frontiera – Concerto di Shingon-Shomyo di Koyasan)
Opening: Coro gregoriano di Firenze
Prima parte: Coro della Scuola femminile di Otsuma Ranzan
“Speranza – vita di calore”
dal Chorale-Solfe (Karl Jenkins)
1. Preghiera: per gli amici scomparsi
2. Speranza: vivere insieme
3. Ringraziamento: essere il fiume di luce
Seconda parte: Shingon-Shomyo di Koyasan
Musica liturgica
Ranryo-o
Shomyo
Shikisyu-nyudo
San-rai
Sha-sui
Sho-rei
Tai-yo
Chu-kyoku
Dai-hannyakyo-tendoku
Shomyo-rai
Taido