Presentato a Palazzo Vecchio il libro di Andrea Molesini Non tutti i bastardi sono di Vienna'
E’ il vincitore del Premio Campiello 2011 con ‘Non tutti i bastardi sono di Vienna’ ma ha alle spalle una lunga e fortunata carriera come scrittore per ragazzi.
Andrea Molesini, 56 anni, veneziano, docente di letterature comparate all’università di Padova, ha curato e tradotto opere di poeti americani: Ezra Pound, Charles Simic, Derek Walcott (http://www.andreamolesini.it/index.php).
Il romanzo, edito da Sellerio, è stato presentato ieri sera, nella sala degli Elementi di Palazzo Vecchio, dall’assessore alle politiche giovanili e all’università Cristina Giachi. L’incontro, al quale era presente l’autore, è stato organizzato dalla Libreria Edison in collaborazione con il Comune.
Ambientato nel 1917, ‘Non tutti i bastardi sono di Vienna’ copre un intero anno di guerra, con una prospettiva particolare: il dopo-Caporetto di una famiglia «invasa a casa propria», isolata in una a Villa Spada, dimora signorile di un paesino a pochi chilometri dal Piave e occupata dalle truppe austro-tedesche dopo la rotta dell’esercito italiano.
E’ anzitutto un libro di ricostruzione storica: «uno degli argomenti – ha spiegato Molesini – è quello della resistenza italiana durante la Grande Guerra. Non ci sono racconti di quello che avvenuto aldilà del Piave, nella zona occupata dagli austriaci: lì erano rimasti solo analfabeti, preti e alcune donne. Non si tratta di una resistenza armata, ma di una fitta rete in gran parte volontaria di disturbo verso le azioni militari nemiche». Ma è anche un romanzo di personaggi: importantissimo è quella della cuoca, Teresa. La sua figura apre e chiude il racconto, diventando così il centro di tutta la narrazione.
«Uno scenario drammatico, difficile da caratterizzare– ha sottolineato l’assessore Giachi – l’autore riesce a dare l’idea della complessità della guerra. La sua cura, anche ossessiva, dei particolari, restituisce al lettore l’atmosfera, la pienezza della storia. Quella che sembra solo una cura filologica è anche ciò che fa la differenza tra un bel libro, ben scritto, e una storia come tante». (fn)