Il Comune di Firenze socio sostenitore della Fondazione Parco Nazionale della Pace

L'assessore Saccardi e la presidente Agostini in visita a Sant'Anna di Stazzema

Il Comune di Firenze diventerà socio sostenitore della Fondazione Parco Nazionale della Pace. L’assessore Stefania Saccardi, oggi in visita a Sant’Anna di Stazzema, nell’occasione ha infatti annunciato che l’Amministrazione fiorentina ha raccolto la proposta lanciata dal sindaco Michele Silicani il 12 agosto in occasione del 67° anniversario dell’eccidio. Un appello accorato, rivolto a sindaci e presidenti di enti (province e regioni in primis) di tutta Italia, per entrare a far parte della Fondazione rafforzando il legame con Sant’Anna di Stazzema in modo da trasmettere insieme i valori di pace e la memoria storica.
L’assessore Saccardi questa mattina ha visitato il Museo e il Parco assieme alla presidente della commissione consiliare pace e diritti umani Susanna Agostini. “È la prima volta che visito Sant’Anna di Stazzema e sono rimasta impressionata, soprattutto dalle testimonianze raccolte con cura ed attenzione – ha spiegato l’assessore Saccardi – . È importante che tutto questo rimanga a futura memoria perché si ricordi e si lavori tutti assieme perché eventi tragici come la strage di Sant’Anna non accadano più”
Il sindaco Silicani ha accolto con grande entusiasmo la decisione dell’Amministrazione fiorentina di aderire alla Fondazione. “Il Comune di Firenze ha comunicato l’adesione alla Fondazione attraverso la visita a Sant’Anna dell’assessore Saccardi e della presidente Agostini; un gesto davvero straordinario che dimostra sensibilità e profondo rispetto per il Parco Nazionale della Pace. Sant’Anna è la capitale morale della Toscana, Firenze è la capitale italiana della cultura e giocherà un ruolo straordinario nel Parco Nazionale della Pace. Grazie a loro e a tutta l’Amministrazione comunale per il sostegno”.
“La Strage di Sant’Anna è stata una delle più feroci dell'aggressione nazifascista al popolo italiano – ha aggiunto la presidente Agostini – . Il Museo Storico e la Fondazione riusciranno a mantenere viva la memoria storica e il bisogno umano di prevenire ogni violenza dell’uomo sull’uomo, in modo che le giovani generazioni sappiano e possano toccare con mano la crudeltà umana. È un dovere dell’istituzioni proseguire su questo cammino”. (mf)